Da un anno a questa parte mi sono convertito, dopo un brutto periodo d…

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Fonte dell’articolo Amici Domenicani – Autore Padre Angelo Bellon op.

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Quesito

Caro Padre Angelo,
mi chiamo Samuele e ho quasi 18 anni, da un anno a questa parte mi sono convertito, dopo un brutto periodo di disordine e sofferenza. Da quando ho accolto Dio nella mia vita mi sento totalmente diverso, mi sono avvicinato alla preghiera e alla lettura di sacre scritture e testi religiosi che mi migliorano giorno dopo giorno.
Ho riscontrato alcuni problemi però, durante la giornata, ma in particolar modo durante la recitazione del rosario e solo a volte durante la Santa Messa, ovvero la mia mente involontariamente ha pensieri blasfemi osceni e a volte pronuncia anche bestemmie….
Sono come un fiume, non so fermarli, solo ogni tanto riesco distrarmi ma pochi secondi dopo ritornano e quindi ho paura di ferire o offendere Dio e la Madonna…
Non mi era mai capitato di pensare a ciò, e non ho mai bestemmiato neanche per scherzo, è incominciato tutto da quando ho iniziato a pregare il Rosario quotidianamente ovvero 1 mese.
Adesso quindi, il mio dubbio è il seguente: si tratta di agguati che satana tende alla mia mente, perché adesso cerco Dio e sa che non mi avrà più.. o sono io il problema?
E soprattutto la mia anima si macchia di peccato?
 Alcuni di questi sconci pensieri temo possano anche essere dovuti allo stile di vita che praticavo solo un anno fa e che quindi devo ancora disintossicarmi definitivamente, ma non ne sono certo. È per questo motivo che sento il bisogno di riferirmi a te, caro padre, per sapere come comportarmi… 
Spero di non aver disturbato, ti mando un abbraccio e un saluto.


Risposta del sacerdote

Caro Samuele, 
1. ringrazio Dio per questo tuo ritorno al Signore.
Si può dire di te quello che il padre del figliol prodigo disse al figlio maggiore: “Questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato” (Lc 15,32).

2. Com’è bella l’esperienza che stai vivendo adesso. 
Mi dici: “da quando ho accolto Dio nella mia vita mi sento totalmente diverso”.

3. Accostarsi alle Sacre Scritture e a testi religiosi è la stessa cosa che accostarsi a Cristo.
E Cristo è “risurrezione e vita” (Gv 11,25).
Immedesimandomi nella tua esperienza intuisco come tu senta scorrere la vita soprannaturale dentro di te: la mente viene illuminata e nutrita; il cuore è infiammato e inondato di una consolazione che non è di questo mondo, ma è celeste; tutta la tua vita è presa dal desiderio di stabilirsi nel cuore di Dio perché ti pare di assaggiare già una porzione di Paradiso.

4. Tutto questo avviene a motivo della purezza nella quale ormai vivi da un anno a questa parte.
E se l’impurità ti dava un senso di disordine e di sofferenza, adesso invece – con la purezza e con la grazia che porta in te la presenza personale di Dio – sei accompagnato dal Signore. 
E comprendi che Egli ti parla in tutto. E di tutto serve per portarti a Sé. 
E così viene ristabilito l’ordine voluto dalla Sapienza divina. E ritrovi anche quel compiacimento per il quale all’inizio della creazione dopo ogni sua opera Dio vide che era una cosa buona, cioè bella, gradevole.

5. Adesso vengo a dire una parola su quello che da un po’ di tempo ti accade soprattutto nella vita di preghiera.
Come potrai verificare cliccando sul motore di ricerca del nostro sito, anche  grandi santi hanno subito simili vessazioni. Tra questi in particolare Santa Caterina da Siena.
Tuttavia, per quanto tali pensieri e immaginazioni ti disturbino, non costituiscono peccato per te perché non sono voluti.

6. Non è escluso che il tuo avversario voglia prendersi una rivincita sulla tua conversione. Il Signore attraverso San Pietro ci ha detto anche queste parole: “Siate sobri, vegliate. Il vostro nemico, il diavolo, come leone ruggente va in giro cercando chi divorare. Resistetegli saldi nella fede, sapendo che le medesime sofferenze sono imposte ai vostri fratelli sparsi per il mondo” (1 Pt 5,8-9).
Sicché da una parte ci viene richiesto di vigilare e pertanto di non abbandonarci a qualsiasi immaginazione.
Dall’altra siamo chiamati a resistere.
E in questo caso il primo modo di resistere al demonio è quello di non prestargli attenzione, anzi, di disprezzarlo.

6. Mi dici che viene disturbato soprattutto durante la preghiera del Santo Rosario.
Ebbene, c’è un accorgimento molto utile per non lasciarsi invadere da tutto quello che ti assale durante tale preghiera.
La tecnica consiste nel ricostruire nella nostra mente l’evento enunciato nel mistero.
Quando ci si impegna a ricostruire l’evento nella nostra mente in tutti i suoi dettagli e nello stesso tempo si chiede a Maria di farceli vivere come li ha vissuti lei, il tempo se ne va senza distrazione.
Se a questo si aggiunge il ringraziamento al Signore per l’evento compiuto a nostro beneficio e si domandano grazie per se stessi, per la famiglia, per gli amici, per la chiesa, per il mondo in virtù dei suoi meriti, in modo particolare di quelli legati all’evento menzionato, allora viene opposta al comune avversario una barriera fortissima.
Diversamente ci si accinge a pregare lasciando strada libera ad ogni sua scorribanda.

7. Le tre cose da fare mentre si recita il Santo Rosario (ricostruire l’evento menzionato, ringraziare per l’evento compiuto e domandare grazie in virtù dei meriti legati a quell’evento) sono i tre sussidi che io ho imparato all’interno dell’Ordine domenicano, che è l’Ordine che ha propagato questa preghiera quasi come un incarico affidatogli dal Cielo.

Augurandoti ogni bene e contraccambiando il cordiale saluto, ti assicuro il mio ricordo nella preghiera e ti benedico.
Padre Angelo

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P.Angelo Bellon op, docente di teologia morale.