Chi non prega è un muto e vive sotto l’azione di satana. Chi non parla di Cristo è un muto e vive sotto l’azione di satana. Chi non rivolge il saluto alla persona nemica è un muto e vive sotto l’azione di satana. Il mutismo è diabolico. Spesso noto durante la celebrazione eucaristica che alcuni membri dell’assemblea hanno sempre la bocca ermeticamente chiusa; non l’aprono neppure per dire Amen. Sono più entusiasti quelli che vanno allo stadio per vedere una partita di calcio. Vedere una chiesa piena e sentire solo alcuni che cantano e pregano è veramente triste e scandaloso. Si sa che queste assemblee mute sono presenti soprattutto in alcuni funerali e matrimoni.
Alcuni anni fa, all’inizio di un funerale solo alcuni pregavano. Quasi indignato, mi fermai e dissi con fermezza: “Fratelli, quest’assemblea è più morta del defunto che è davanti a noi”. Il mio grido, fermo e determinato, scosse l’assemblea e il muto indemoniato fu esorcizzato.
Noi sacerdoti, in alcune liturgie, siamo chiamati a fare il rito dell’EFFATÀ che si fa sui nuovi battezzati. Alle assemblee mute non dobbiamo avere paura di dire: “Apri il tuo cuore e le tue labbra per lodare e benedire il Signore!”. È davvero commovente entrare in una chiesa dove tutti pregano e cantano. Amen. Alleluia.
(P. Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti)
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Condivido in pieno questo discorso, anch’io noto un mutismo generalizzato che è opera di satana.
Quello che mi sorprende è che a queste persone sotto l’influsso satanico, che di solito dicono di ascoltare la S. Messa come se fossero al teatro, non di partecipare, viene dato il corpo di Cristo e pur essendo sotto l’influsso satanico non hanno nessuna reazione!
Come mai?
In ogni caso dobbiamo sapere che anche se preghiamo, cantiamo ecc.., non vuol dire che siamo in comunione con Lui. Vedi popolo e religiosi di’Israele che pensavano, pensavano, pensavano di essere ma alla fine hanno crocifisso il Figlio del Signore Dio.
La preghiera è tale se fatta con fede, si chiede perdono con lacrime per i propri peccati e oltretutto se mettiamo al primo posto il chiedere il regno dei cieli. Il resto è balbettazione fastidiosa agli orecchi del Signore Dio, qualora la udisse!.