Fonte dell’articolo Amici Domenicani – Autore Padre Angelo Bellon op.
Quesito
Salve padre,
volevo chiederle qualcosa sulla benedizione di San Vincenzo Ferreri. Ho sentito dire che ha il potere di allontanare i malefici.
Ho fatto una breve ricerca su internet, ma come spesso accade per questo tipo di ricerche, credo di non aver trovato ciò che cercavo.
Sicuro di ricevere risposta la ringrazio in anticipo e la ricordo volentieri nella preghiera. Buona giornata!
Risposta del sacerdote
Carissimo,
1. ti rispondo oggi 19 novembre, giorno in cui si ricorda San Giuseppe Moscati.
Questo Santo medico, primario diagnostico all’Ospedale Cardarelli di Napoli, non visitava i pazienti senza aver premesso la Santa Comunione. Gli pareva di avere meno lumi senza di essa.
Ed era proprio così perché più di una volta gli capitò di dire a certe persone: “Lei più che di me, ha bisogno del confessore”. Aveva capito che alcune malattie avevano un’origine preternaturale, e cioè provenivano dal demonio o da coloro che l’avevano mandata attraverso di lui.
Che esistano malattie di ordine preternaturale (preternaturale significa al di fuori della natura, ed è da distinguersi da soprannaturale che ha origine solo da Dio) è testimoniato in maniera eloquente dal caso di Giobbe.
Fu Satana a colpirlo, col permesso di Dio.
Nessun medico di questo mondo sarebbe stato in grado di diagnosticare da quali mali era stato colpito questo uomo giusto.
L’unico rimedio in questo caso poteva provenire dalla mano di Dio, che evidentemente essendo di ordine soprannaturale è più potente dell’ordine preternaturale.
2. San Vincenzo Ferreri, domenicano spagnolo vissuto tra il XIV e il XV secolo, dava una benedizione particolarmente potente contro i demoni e contro i mali causati dalla cattiveria degli uomini.
I mali causati dalla cattiveria degli uomini sono i malefici.
Se alcuni tendono ad esagerare nel timore di aver ricevuto dei malefici, non possiamo negare questa possibilità.
La benedizione di San Vincenzo è composta da un’invocazione iniziale (in questa invocazione – come vedrai – è stato aggiunto San Vicenzo), dalla lettura del prologo del Vangelo di San Giovanni (Gv 1,1-14) e dalla benedizione vera e propria.
Perché il prologo del Vangelo di San Giovanni?
Perché qui si parla dell’incarnazione del Verbo di Dio, venuto tra noi pieno di grazia e di verità e come luce per mettere in fuga le tenebre.
Si legge che i cristiani dei primi secoli avevano una tale venerazione per il Prologo del Vangelo di San Giovanni che alcuni lo portavano scritto al collo per preservarsi dalle incursioni del demonio. Soprattutto lo recitavano sugli infermi. Il Rituale Romano lo riporta ancora per le benedizione dei malati.
3. La benedizione di San Vincenzo Ferreri può essere data da qualunque sacerdote.
In mancanza del sacerdote uno la può recitare su se stesso, sebbene il potere della benedizione del ministro di Dio sia più potente perché è imperativa e non soltanto invocativa.
Ciò significa che questa benedizione ha il potere di allontanare il maleficio se viene recitata dal sacerdote e se colui che la riceve si dispone a vivere in grazia di Dio disponendosi alla confessione sacramentale e si impegna a vivere nell’osservanza dei suoi comandamenti.
4. Ecco dunque la benedizione:
(Il sacerdote stende la mano sopra il malato e dice:)
«Imporranno le mani sugli infermi, ed essi guariranno».
Gesù, figlio di Maria, Signore e Salvatore del mondo, che ti ha chiamato alla fede cattolica, ti
conservi in essa, ti faccia beato, e per i meriti della Beatissima sempre Vergine Maria, di San
Domenico, di San Vincenzo e di tutti i Santi, ti liberi da tutte le infermità dell’anima e del
corpo.
Il Signore sia con voi.
R. – E con il tuo Spirito.
Inizio del Santo Vangelo secondo Giovanni (si fanno tre crocette sulla fronte, sulle labbra e sul cuore).
R. – Gloria a Te, o Signore.
“In principio era il Verbo e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio.
Egli era in principio
presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò
che esiste.
In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l’hanno accolta.
Venne un uomo mandato da Dio e il suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone per rendere testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui. Egli non era la luce, ma doveva render testimonianza alla luce.
Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo.
Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, eppure il mondo non lo riconobbe.
Venne fra la sua gente, ma i suoi non l’hanno accolto.
A quanti però l’hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali non da sangue, né da volere di carne, né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati.
E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi vedemmo la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre, pieno di grazia e di verità”.
Rendiamo grazie a Dio.
(Il sacerdote stende di nuovo la mano sul malato e dice🙂
Il Signore Gesù Cristo sia accanto a te per custodirti,
sia davanti a te per condurti,
sia dietro di te per difenderti,
sia dentro di te per conservarti,
sia sopra di te per benedirti.
Egli che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
(Il sacerdote aspergendo con l’acqua benedetta e tracciando il segno della croce dice):
E la benedizione di Dio onnipotente, Padre, Figlio e Spirito Santo, discenda su di te e con te rimanga sempre. Amen.
(Quindi si bacia la reliquia di san Vincenzo).
Sono contento di mettere disposizione a tua e di tanti nostri visitatori questo tesoro.
Ti auguro ogni bene, ti ricordo al Signore e ti benedico.
Padre Angelo
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