Fonte dell’articolo Amici Domenicani – Autore Padre Angelo Bellon op.
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Quesito
Buongiorno Padre Angelo.
In relazione alle affermazioni del giornalista … sono a chiederle un parere su quanto scrive pubblicamente che l’olocausto ha una sua radice nelle persecuzioni cattoliche, in un antisemitismo teologico cattolico di secoli.
Io ho ribattuto senza cedimenti ma vorrei chiedere a lei una smentita più approfondita dato che molti ebrei sono diventati integralisti e rifiutano qualsiasi critica, ma pensare che il nazismo abbia poggiato su un antisemitismo cattolico mi pare sbagliato.
La ringrazio e lo e chiedo una preghiera per me e la mia famiglia.
Cordialissimi saluti.
Leone
Risposta del sacerdote
Caro Leone,
1. nei primi secoli dell’era cristiana non c’erano particolari frizioni con gli ebrei.
Queste cominciarono con Costantino e successivamente con Giustiniano perché imposero per loro alcune restrizioni.
C’era infatti la proibizione di tenere schiavi cristiani, di sposare donne cristiane, di essere militanti all’interno dell’esercito. Ma l’esclusione dall’esercito vigeva anche per i pagani.
2. Successivamente l’atteggiamento divenne ostile: erano obbligati a portare un vestito speciale che li manifestasse come tali. Nell’Europa meridionale dovevano abitare in quartieri separati (ghetti), non potevano esercitare uffici pubblici, ecc…
Nell’impero germanico gli ebrei furono sentiti come un corpo estraneo, il cui trattamento si regolava secondo le norme del diritto germanico per gli stranieri.
3. Gli storici K. Bihlmeyer e H. Tuechle osservano alcuni comportamenti da parte degli ebrei che li rendevano odiosi: “Mediante il commercio lucroso e il prestito di denaro a interesse (spesso molto elevato) cosa vietata ai cristiani, molti ebrei riuscirono ad accumulare ricchezze e potenza.
L’usura opprimente che essi esercitavano fu la causa principale delle persecuzioni chi è più riprese scoppiarono contro di loro nei vari tempi, specialmente nell’epoca delle crociate” (Storia della Chiesa, III, 150).
Talvolta però furono oggetto di accuse infondate come di aver provocato epidemie, avvelenato le fontane, uccidere i bambini cristiani a scopi rituali. Sulla base di tali accuse in Austria e in Alsazia diversi ebrei furono barbaramente uccisi.
4. In Spagna “erano numerosi fin dall’antichità ed erano odiati per la loro sfrenata sete di guadagno.
I re visigoti nel secolo settimo cercarono di costringerli alla conversione con gravi pressioni.
La loro situazione migliorò con la dominazione araba. Molti ebrei divennero ricchi e influenti. La scienza degli ebrei a Cordova e in altre città gareggiava con quello degli arabi. Ma nel 1391 in diverse regioni della Spagna scoppiò una grande persecuzione antiebraica; in molti casi fu lasciata a loro soltanto la scelta fra la morte e il battesimo. Gli ebrei battezzati per forza erano chiamati Marranos. Molti di loro però rimasero tali”.
I menzionati storici scrivono: “Pochissime conversioni furono sincere e complete; appena la pressione esteriore si allentava molti di essi tornavano alla religione dei loro padri, apertamente o in segreto. Nonostante questo però non pochi furono guadagnati al cristianesimo anche con mezzi pacifici.
Per un fecondo lavoro missionario fra gli ebrei si distinse specialmente il domenicano San Vincenzo Ferrer (1350-1419). Egli fu uno dei massimi predicatori del suo tempo; con la sua ardente parola di penitenza commosse la cristianità, non solo nella sua patria spagnola, ma anche in Francia, nell’Italia settentrionale, nella Savoia nella Svizzera”.
5. Pertanto la storia dei rapporti fra ebrei e cristiani nei secoli passati è triste.
Negli ultimi secoli però non fu così.
In nessun modo però si può si può accusare il cristianesimo come causa della persecuzione scatenata contro gli ebrei nella seconda guerra mondiale.
Il nazionalsocialismo propugnava una religione anticristiana. Voleva tornare, sinceramente o meno, alle religioni ancestrali degli antichi germani.
Igino Giordani scrisse nel 1946 che “Aspirazione effettiva di Hitler e dei suoi più intimi collaboratori, nel loro odio contro tutto ciò che sapesse di ebraico, era di espellere il cristianesimo dalla Germania, sostituendolo con una religione razziale, del sangue nordico la cui deità, variamente denominata, fosse in effetti il Führer, che frattanto si produceva come l’incarnazione di essa o l’Eletto per i trionfi della razza scelta.
Il maggiore ostacolo all’affermazione di queste teorie che venivano insegnate coattivamente in scuole, conferenze, caserme, giornali, ecc., era naturalmente la Chiesa cattolica.
Di qui una politica di graduale soffocamento, senza far martiri, nonostante che nel 1933 fosse stato stipulato con la Santa Sede un Concordato, che garantiva l’esercizio libero della fede cattolico.
Parasiteggiò in quel tempo una letteratura anticattolica e pagana con cui si tirarono in campo deità fittizie d’ogni specie, che erano rivestimenti anticristiani, nietschiani, di un ateismo autentico.
Il generale Ludendorf, che con sua moglie capeggiava una delle correnti scristianizzatrici, diceva: “Con tutta la forza della mia anima teutonica, io odio il cristianesimo, questa religione orientale predicata da un giovane ebreo idealista, e nella quale l’Antico Testamento ebraico, sebbene rimaneggiato, resta sempre un’opera odiosa e disprezzabile. Tutte le miserie sofferte dal popolo tedesco, crepuscolo della storia, sono dovute alla razza ebraica e al cristianesimo, al quale ha dato vita”. Ragion per cui fu scatenata la seconda guerra mondiale che ha dato al popolo tedesco e a tutti la… felicità che si sa: questi anticristiani sono stati anche i più grandi collettori di disastri militari e politici” (Le Encicliche sociali dei Papi, p. 506).
6. Tutti sono al corrente delle premure da parte della Chiesa cattolica contro la persecuzione ebraica che si è accesa in Germania e anche in Italia prima e durante la seconda guerra mondiale.
Comunità religiose maschili e femminili ospitarono nei loro conventi e monasteri uomini e donne di stirpe ebraica.
Molti sacerdoti furono internati nei campi di concentramento per aver aiutato gli ebrei. Tra questi piace ricordare la bella figura del beato Giuseppe Girotti, grande biblista domenicano, morto a Dachau all’età di 39 anni il 1° aprile 1945, giorno di Pasqua.
7. In questi momenti in cui è scoppiata nuovamente la guerra nel medio oriente riesplodono accuse circa il passato.
Le guerre sono sempre una catastrofe.
Tra i loro nefasti effetti ravvivano risentimenti e odio.
Non è questo il tempo per andare a rinvangare il passato degli uni e degli altri.
Sulle pagine meno belle della storia è necessario che tutti riconoscano i propri errori e che si ravvivi il sentimento del reciproco perdono.
Con l’augurio che di fronte al male della guerra tutti reagiamo con le forze del bene e con la preghiera, ti benedico e ti auguro ogni bene.
Assicuro volentieri la mia preghiera per te e per la tua famiglia.
Padre Angelo
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