Sulle origini del mondo, su Adamo ed Eva e sulla natura del peccato or…

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Fonte dell’articolo Amici Domenicani – Autore Padre Angelo Bellon op.

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Quesito

Caro Padre Angelo,
La ringrazio per le così tante risposte illuminanti.
Da un paio di anni a questa parte, precisamente da quando sono venuti a mancare mia madre prima e mio padre poi, la ricerca di una fede più viva e vera e la volontà di vivere più in sintonia con la volontà di Dio ha avuto in me un impulso maggiore. 
Spesso mi capita di riflettere a lungo, in completa solitudine, su alcune questioni che attanagliano la vita di ogni cristiano, credo.
Tra queste questioni ve ne è una in particolare, quella legata alla vera natura, storicamente parlando, del peccato originale: in quale comportamento cioè sia consistito questo peccato originale.
Un tale quesito implica la storicità degli stessi nostri progenitori, Adamo ed Eva, che io ritengo plausibile. Anche su questo punto Le chiederei una conferma, per favore.
Tornando alla prima questione, Le faccio presente che qualche tempo fa ho creduto di aver trovato finalmente una risposta quando accidentalmente, navigando in internet alla ricerca di queste risposte, mi ero imbattuto in alcuni articoli che parlavano di un mistico, un certo don B., il quale tra il 1968 e il 1974 avrebbe ricevuto dal Signore 8 rivelazioni sulle origini della Terra e dell’Uomo e su alcuni punti oscuri della Genesi.
Affascinato da questa figura, sebbene mi lasciasse perplesso il fatto che la Chiesa, pare, non si fosse mai espressa su questi presunti accadimenti, ho scaricato i file degli scritti di don B. e li ho letti. 
Le sue Rivelazioni o Teorie mi hanno davvero affascinato tanto, tuttavia per il timore di ingannarmi su questioni di fede così importanti, ho provato a chiedere conferme ad alcuni sacerdoti, anche durante la confessione sacramentale, ma mi è stato risposto semplicemente che la storia di questo don B. era a loro sconosciuta e che comunque avrei fatto bene a non andare troppo dietro a certe cose.
A questo punto per spirito di obbedienza, considerando che nel sacramento della riconciliazione è Gesù che parla attraverso il sacerdote, non ho mai più preso in mano gli scritti.
Tuttavia ogni tanto mi si ridesta la curiosità su tale argomento e vorrei chiedere anche a lei se conosce e cosa pensa della figura di don B. e delle sue presunte Rivelazioni. 
Grazie infinite.
Vincenzo


Risposta del sacerdote

Carissimo, 
1. a suo tempo una persona mi aveva consegnato una copia del libro di Don B..
Ho cominciato a leggerlo, ma poco dopo l’ho lasciato.
Trovo più illuminante la Sacra Scrittura, sebbene il testo sacro soprattutto nei primi 11 capitoli della Genesi non vada letto in senso materiale.
Anche se il linguaggio è figurato, ha tuttavia qualcosa di sacro, di affascinante.
E non è difficile capirne il motivo: è Dio stesso che parla. Le parole della Genesi sono parole di Dio, sempre attuali, sempre vive e più taglienti di una spada a doppio taglio (cfr. Eb 4,12).

2. In riferimento alle domande che hai fatto ti rispondo con quello che si legge nel Catechismo della Chiesa Cattolica.
Circa Adamo ed Eva si legge: “La Chiesa, interpretando autenticamente il simbolismo del linguaggio biblico alla luce del Nuovo Testamento e della Tradizione, insegna che i nostri progenitori Adamo ed Eva sono stati costituiti in uno stato «di santità e di giustizia originali». La grazia della santità originale era una «partecipazione alla vita divina»” (CCC 375).

3. Poco prima aveva detto: “Il primo uomo non solo è stato creato buono, ma è stato anche costituito in una tale amicizia con il suo Creatore e in una tale armonia con se stesso e con la creazione, che saranno superate soltanto dalla gloria della nuova creazione in Cristo” (CCC 374).
Come vedi il Catechismo parla di una triplice armonia: col Creatore, con se stessi e con la creazione.

4. Ulteriormente il Catechismo della Chiesa Cattolica precisa: “Finché fosse rimasto nell’intimità divina, l’uomo non avrebbe dovuto né morire. L’armonia interiore della persona umana, l’armonia tra l’uomo e la donna (Gn 2,25), infine l’armonia tra la prima coppia e tutta la creazione costituiva la condizione detta «giustizia originale»” (CCC 376).
Come vedi, il Catechismo della Chiesa Cattolica parla di prima coppia.
La prima coppia (Adamo ed Eva) non è linguaggio simbolico.

5. Venendo alla seconda domanda che mi hai posto, va fatta innanzitutto una premessa.
Il Catechismo della Chiesa Cattolica afferma innanzitutto che “l’uomo e la donna sono creati, cioè voluti da Dio, in una perfetta uguaglianza” (CCC 369) e che “creati insieme, l’uomo e la donna sono voluti da Dio l’uno per l’altro” (CCC 371).
“La Chiesa, interpretando autenticamente il simbolismo del linguaggio biblico alla luce del nuovo testamento e della tradizione, insegna che i nostri progenitori Adamo ed Eva sono stati costituiti in uno stato di santità e di giustizia originali. La grazia della santità originale era una partecipazione alla vita divina” (CCC 375).

6. Sulla consistenza del peccato originale, senza dare ulteriori specificazioni, dice che si è trattato di una disobbedienza e pertanto di un atto di orgoglio, di superbia.
Ecco le testuali parole: “Dio ha creato l’uomo a sua immagine e l’ha costituito nella sua amicizia. Creatura spirituale, l’uomo non può vivere questa amicizia che come libera sottomissione a Dio. Questo è il significato del divieto fatto all’uomo di mangiare dell’albero della conoscenza del bene del male, perché quando tu ne mangiassi, certamente moriresti (Gn 2,17). L’albero della conoscenza del bene del male evoca simbolicamente il limite invalicabile che l’uomo, in quanto creatura, deve liberamente riconoscere e con fiducia rispettare. L’uomo dipende dal Creatore, è sottomesso alle leggi della creazione e alle norme morali che regolano l’uso della libertà” (CCC 396).
E: “L’uomo, tentato dal diavolo, ha lasciato spegnere nel suo cuore la fiducia nei confronti del suo Creatore e, abusando della propria libertà, ha disobbedito al comandamento di Dio.
In ciò è consistito il primo peccato dell’uomo.
In seguito, ogni altro peccato sarà una disobbedienza Dio e la mancanza di fiducia nella sua bontà” (CCC 397).

7. Il Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica è più preciso e dice: “l’uomo, tentato dal diavolo, ha lasciato spegnere nel suo cuore la fiducia nei confronti del suo Creatore e, disobbedendogli, ha voluto diventare come Dio senza Dio, e non secondo Dio (Gn 3,5). Così Adamo ed Eva hanno perduto immediatamente, per sé e per tutti loro discendenti, la grazia originale della santità e della giustizia” (n.75).

Ti auguro ogni bene, ti benedico e ti ricordo nella preghiera.
Padre Angelo

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P.Angelo Bellon op, docente di teologia morale.