La Santa Comunione è uno dei momenti di grande importanza per ogni credente. In questo sacramento, riceviamo il corpo e il sangue di Cristo, che diventano parte del nostro essere spirituali.
Quando riceviamo, infatti, la Santa Comunione, diventiamo membri del corpo di Cristo. Questa concezione è basata su una visione biblica in cui Cristo viene descritto come la testa del corpo della Chiesa, mentre i cristiani ne sono le membra.
In effetti, la Chiesa è vista come un organismo vivente, composto da molte parti diverse, ma unite tutte insieme da Cristo. Il corpo di Cristo è rappresentato dalla Chiesa e si estende su tutte le persone che professano la fede in Cristo.
Con la Santa Comunione, diventiamo membri del corpo di Cristo in un modo molto reale. Il pane e il vino consacrati durante la celebrazione sono veramente il corpo e il sangue di Cristo! Quando “consumiamo” diventiamo parte del corpo di Cristo, le sue membra.
Questo significa che, come membri del corpo di Cristo, tutti noi cristiani siamo legati in una comune di vita spirituale. La comunione con il corpo di Cristo rappresenta l’unità profonda tra tutti i membri della Chiesa, che rivela la vera natura di quella comunione che Cristo ha voluto instaurare tra i suoi discepoli.
La comunione con il corpo di Cristo ha anche un lato più pratico, quello di vivere la vita cristiana quotidianamente. Come membri del corpo di Cristo, siamo chiamati a vivere come lui ha vissuto, ad amare come lui ha amato e a servire come lui ha servito. In questo modo, tutti siamo partecipi dell’opera di Cristo nel mondo e possiamo contribuire alla costruzione del suo regno sulla terra.
La Santa Comunione rappresenta una grande opportunità! Quando riceviamo la comunione, si diventa parte dell’organismo vivente della Chiesa, uniti in una comunione profonda. Ciò implica anche un grande compito, quello di vivere la vita cristiana ogni giorno e di contribuire all’opera di Cristo nel mondo.
Ma quale parte, delle membra di Cristo, ci sentiamo davvero di essere?
Sovente mi è capitato di non sentirmi una parte buona delle sue membra, di non contribuire alla sua opera nel modo corretto, di non vivere una solida ed amorosa vita cristiana. Solitamente mi sono sentita piuttosto come una dolorante unghia incarnita di Cristo. Ed un giorno, in un momento di preghiera, mi son sentita rispondere nel cuore, in un modo che non saprei spiegare: “IO CAMMINO ANCHE CON UN’UNGHIA INCARNITA”.
Effettivamente, Cristo si serve di ogni sua membra per la costruzione del suo Regno. Egli sa dove, come e con chi costruire. Tutti siamo parti utili del Suo Corpo, anche quando gli causiamo dolore, sofferenza. La Santa Comunione è la medicina per guarirci ed essere membra forti del Suo Santissimo Corpo.
