Sì, la castità non va confusa con l’astinenza sessuale perché tutti, a…

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Fonte dell’articolo Amici Domenicani – Autore Padre Angelo Bellon op.

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Quesito

Caro p. Angelo Bellon,
oggi mi è capitato di leggere un articolo in merito ad un recente discorso del pontefice circa la sessualità e la castità, in particolare il passaggio “il sesso è un dono di Dio e la castità non va confusa con l’astinenza” mi ha lasciato, da giovane fidanzato e da credente, un po’ perplesso sul senso reale di questa frase. Perché se da un lato nel discorso esclude i rapporti occasionali dall’altro usando questi termini si potrebbe arrivare a giustificare il vivere una sessualità seppur iscritta all’interno di una storia d’amore anche tra persone fidanzate? Il discorso è riportato male nell’articolo giornalistico o effettivamente può essere equivoco il significato? Ho sempre saputo e pensato che il sesso prima del matrimonio è peccato e la castità prematrimoniale in tal senso è intesa in senso letterale cioè l’astinenza fino al matrimonio stesso.
La ringrazio in anticipo per la sua preziosa risposta,
Cordialmente
Francesco.

Risposta del sacerdote

Caro Francesco,
1. è vero che la castità non va intesa come astinenza sessuale perché c’è una castità che anche i coniugi sono chiamati a vivere.
La castità dei coniugi consiste nell’usare del matrimonio secondo Dio senza contraccezione e senza libidine.

2. Per castità si intende preservare l’amore vero da ogni sua contraffazione.
È facile, infatti, scambiare la passione dei sensi con l’amore.
Questo vale per tutti: vale per i fidanzati e anche per le persone sposate.

3. La castità richiede il dominio di sé al fine di conservare la libertà interiore.
Se amare significa donare, nessuno può donare se stesso se non è signore di se stesso, non si autopossiede.
Il Catechismo della Chiesa Cattolica scrive: “L’alternativa è evidente: o l’uomo comanda le sue passioni e consegue la pace, oppure si lascia a servire da esse e diventa infelice” (CCC 2339).
In un altro documento del magistero ecclesiastico si legge che “la castità è energia spirituale che libera l’amore umano dall’egoismo e dall’aggressività”.
L’infelicità è legata all’egoismo e all’aggressività.

4. Evidentemente fuori del matrimonio la castità si esprime anche e necessariamente nell’astinenza sessuale.
A questo punto giova ricordare la dottrina della Chiesa in riferimento alla purezza dell’amore cui sono chiamati i fidanzati.
Tale dottrina è espressa nel Catechismo della Chiesa Cattolica.

5. Ecco una prima grande affermazione: “I fidanzati sono chiamati a vivere la castità nella continenza. 
Messi così alla prova, scopriranno il reciproco rispetto, si alleneranno alla fedeltà e alla speranza di riceversi l’un l’altro da Dio. 
Riserveranno al tempo del matrimonio le manifestazioni di tenerezza proprie dell’amore coniugale
Si aiuteranno vicendevolmente a crescere nella castità” (CCC 2350).
Se si soppesano queste parole, ci si accorge che c’è tutto.

6. In particolare: “L’atto sessuale deve aver posto esclusivamente nel matrimonio; al di fuori di esso costituisce sempre un peccato grave ed esclude dalla Comunione sacramentale” (CCC 2390).

7. Quanto hai scritto al termine della tua mail: “Ho sempre saputo e pensato che il sesso prima del matrimonio è peccato e la castità prematrimoniale in tal senso è intesa in senso letterale cioè l’astinenza fino al matrimonio stesso” è corretto. È conforme alla legge di Dio e alla dottrina della Chiesa.

Ti benedico, ti auguro ogni bene e ti ricordo nella preghiera,
padre Angelo

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P.Angelo Bellon op, docente di teologia morale.