Fonte dell’articolo Amici Domenicani – Autore Padre Angelo Bellon op.
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Quesito
Caro Padre Angelo,
la seguo da tempo e la stimo molto, la ringrazio per il suo preziosissimo servizio.
Ecco quindi la mia domanda: ho letto che diversi esorcisti (padre Gabriele Amorth, padre Vincent Lampert) ritengono che il Diavolo ed i demoni non siano in grado di leggere i nostri pensieri (anche se comunque hanno una buona capacità di “indovinarli”, essendo conoscitori della psicologia umana e potendo magari basarsi su gesti esterni etc…); le chiedo però, è possibile pregare Dio “mentalmente”? Ossia ad esempio recitare il Rosario in silenzio, senza muovere le labbra? Sicuramente mi dirà che Dio può, essendo Onnipotente, ma apprezzerà tale tipologia di preghiera?
E se ci rivolgiamo al nostro angelo custode, magari per una preghiera (ad esempio la preghiera “Angelo di Dio, che sei mio custode…”) dobbiamo muovere le labbra o possiamo farlo “mentalmente”?
Le può sembrare una domanda un po’ bizzarra, ma per l’appunto, avendo pregato per molti anni in questo modo volevo sapere se il Signore (e il mio Angelo custode) hanno “ricevuto” le mie preghiere.
La ringrazio e la ricorderò nelle mie preghiere.
Simone
Risposta del sacerdote
Caro Simone,
1. San Tommaso dice che “solo Dio penetra nell’anima” (“solus Deus illabitur animae”) e può penetrare nelle sue potenze che sono l’intelletto e la volontà.
Pertanto né gli angeli né i demoni possono leggere direttamente nel pensiero dell’uomo.
A differenza del demonio, gli angeli santi possono leggerlo nella mente di Dio.
E in tal modo leggono anche le tue preghiere. Di questo puoi esserne certo.
2. Tuttavia poiché l’intelletto non agisce se non mediante le immagini che vengono offerte dai sensi interni dell’uomo, il demonio può influire indirettamente sulla ragione e talvolta può anche incatenarla mettendoli davanti – sempre se Dio lo permette – immagini che condizionano il ragionamento.
Così pure può suscitare emozioni violentissime nel corpo che paralizzano la volontà.
Per questo i posseduti dal demonio possono commettere materialmente dei peccati gravi, ma senza responsabilità personale perché la loro mente e la loro volontà sono incatenate.
3. Ecco che cosa dice San Tommaso: “Il segreto del cuore si può conoscere in due modi.
Primo, nei suoi effetti. In tal modo esso può essere conosciuto non solo dall’angelo, ma anche dall’uomo: e questa cognizione sarà tanto più acuta, quanto tali effetti sono più occulti. Talora infatti si conosce il pensiero non solo da un atto esteriore, ma anche da un semplice cambiamento del volto; i medici poi possono conoscere dal polso certe affezioni dell’animo. E molto più gli angeli, nonché i demoni, avendo essi una percezione più acuta delle occulte perturbazioni dei corpi. Per questo Sant’Agostino fa osservare che [i demoni] “talora con tutta facilità percepiscono le disposizioni degli uomini, non solo quelle espresse con le parole, ma anche quelle che, essendo concepite solo col pensiero, l’animo esprime nel corpo con qualche segno”. Tuttavia nel libro delle Ritrattazioni aggiunge che non si può affermare in che modo ciò avvenga.
Secondo, si possono conoscere i pensieri, in quanto questi si trovano nell’intelletto, e gli affetti come si trovano nella volontà. In questa maniera solo Dio può conoscere i pensieri del cuore e gli affetti della volontà. E questo perché la volontà razionale è soggetta soltanto a Dio, ed egli solo può operare in essa, poiché ne è l’oggetto principale quale ultimo fine, come si vedrà meglio in seguito.
Perciò tutto quello che si trova nella volontà, o che dipende esclusivamente da questa, è noto soltanto a Dio. Ora, è evidente che pensare in maniera attuale a una data cosa dipende dalla sola volontà: poiché quando uno ha l’abito della scienza, o possiede delle specie intelligibili, se ne serve quando vuole. Perciò l’Apostolo insegna: “nessuno conosce le cose dell’uomo, fuorché lo spirito dell’uomo che è in lui” (Somma teologica, I, 57,4).
4. Santa Teresa d’Avila si domanda se il demonio possa disturbare la preghiera fatta nello stato di unione.
Precisato che lo stato di unione è quella particolare unione che viene tra l’anima e Dio senza la mediazione dei sensi interni
Ecco che cosa dice: “Quando Dio solleva l’anima all’unione, sospende l’azione naturale di tutte le sue potenze per imprimere meglio in lei la vera sapienza. Così essa non vede, non intende, non comprende, mentre rimane unita Dio; ma questo tempo è sempre di breve durata e sembra anche più breve di quello che è infatti” (Castello interiore, V mansione, 1).
Continua Santa Teresa: “Se si tratta di una vera unione con Dio, il demonio non vi può trovare alcun accesso, né causare il minimo male: essendo questa suprema maestà unita all’essenza dell’anima il demonio non ardirebbe accostarvisi e non è in suo potere di intendere quello che avviene tra lei e il suo Creatore. E non conoscendo i nostri pensieri, come potrebbe penetrare un segreto che Dio non confida neppure al nostro intelletto? O felice stato, ove questo maledetto non ci può nuocere!” (Ib.).
5. Venendo a te, la preghiera mentale che tu fai non è assimilabile alla preghiera fatta nello stato di unione, perché la preghiera mentale è sempre accompagnata con l’immaginazione e con i sensi interni nei quali il demonio può penetrare.
6. Dobbiamo tuttavia ricordare che se il demonio può leggere sia fuori di noi sia nei sensi interni, lo può fare solo con la permissione di Dio e nei limiti stabiliti da Dio.
Pertanto non può leggere nei sensi interni e neanche in quelli esterni come vuole.
Inoltre siamo resi edotti dalla nostra fede che Dio assegna ad ogni uomo un Angelo perché lo custodisca. La presenza degli angeli custodi non è in attiva e pertanto la consapevolezza della loro presenza è molto utile per rasserenare la nostra anima.
Infine, se viviamo in uno stato di grazia conservando la presenza personale di Dio nel nostro cuore e anche la presenza della Beata Vergine, il demonio se ne sta lontano.
7. Pertanto esprimi pure serenamente la tua preghiera anche con le labbra. Sei sufficientemente difeso.
Questo vale in particolare per il Santo Rosario perché oltre ad essere preghiera mentale e anche preghiera vocale, cioè espressa con la bocca sebbene talvolta in maniera appena accennata.
Il Santo Rosario è una preghiera che coinvolge tutta la persona, anima e corpo.
Pronunciando verbalmente il nome di Maria e salutandola ripetutamente, puoi stare certo che il tuo avversario non soltanto in quel momento non ti può nuocere, ma fugge lontano e se ne sta lontano.
Ti benedico, ti ricordo nella preghiera e ti auguro ogni bene.
Padre Angelo