
La creazione è stata sottomessa alla caducità e nutre la speranza di essere lei pura liberata dalla schiavitù della corruzione per entrare nella gloria dei figli di Dio ma anche noi gemiamo aspettando la redenzione del nostro corpo (cfr. Rm 8, 20-23).
I (2-7)
Ho detto: «Veglierò sulla mia condotta *…
per non peccare con la mia lingua;
porrò un freno alla mia bocca *
mentre l’empio mi sta dinanzi».
Sono rimasto quieto in silenzio: tacevo privo di bene, *
la sua fortuna ha esasperato il mio dolore.
Ardeva il cuore nel mio petto, *
al ripensarci è divampato il fuoco;
allora ho parlato: *
«Rivelami, Signore, la mia fine;
quale sia la misura dei miei giorni *
e saprò quanto è breve la mia vita».
Vedi, in pochi palmi hai misurato i miei giorni*
e la mia esistenza davanti a te è un nulla.
Solo un soffio è ogni uomo che vive, *
come ombra è l’uomo che passa;
solo un soffio che si agita, *
accumula ricchezze e non sa chi le raccolga.