Vedi il Vangelo per bambini in cartoni: https://youtu.be/7lGDNELhAAw
Oggi, 2 febbraio, la liturgia ricorda la presentazione di Gesù al Tempio. Era la legge mosaica, secondo la quale, 40 giorni dopo la nascita del figlio primogenito, i genitori dovevano presentarlo al Tempio per offrirlo al Signore insieme al sacrificio di un agnello o di un paio di colombe.
Maria e Giuseppe fanno quello che la legge prescriveva. Erano poveri e portarono in sacrificio due colombe. Ma quel Figlio li ha fatti ricchi, immensamente ricchi, perchè Lui, il Bambino, era l’agnello, il vero agnello che toglie il peccato.
Ad attenderli c’è un anziano, il vecchio Simeone e la profetessa Anna. E’ l’umanità intera che attende la salvezza. Simeone prende in braccio il Bambino: ora, Signore, lascia che il tuo servo vada in pace, perchè ha visto la luce che illumina il mondo intero. Ha visto chi sconvolgerà le tenebre del peccato, chi ridarà speranza a questo mondo, chi illuminerà la tristezza e il buio di questa popolo.
La luce, la luce è il perno su cui gira la festa odierna. E, non a caso, oggi si accendono le candele, simbolo e immagine del Cristo che diffonde luce per illuminare il nostro cammino.
Ma le candele della nostra fede sono ancora accese? E quelle dell’amore verso gli altri, infiammano? C’è bisogno che tutti, che ognuno di noi, se spenta, riaccendi la propria candela. Un vecchio proverbio dice: ” una sola candela accesa può accenderne mille spente. Ma mille spente non possono accenderne una”.
Facciamo in modo che sia la nostra quella accesa.
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