C’è davvero da smarrirsi e perdersi in mezzo alle vie di questo nostro mondo. Siamo stati colpiti, in questi giorni, ma, in verità, da sempre, colpiti da fatti e avvenimenti che non solo hanno trafitto il cuore, ma hanno interpellato la nostra coscienza cosa significa essere uomini e donne, e soprattutto uomini e donne cristiani.
Oltre a fatti cruenti e feroci, si continua a distruggere ogni barriera di dignità umana, rispetto per i deboli, dignità della donna e dei bambini. Storie umane che gettano una grande ombra su quello che noi continuiamo a chiamare civiltà. C’è davvero da smarrirsi!
Ma, oltre lo smarrimento, c’è bisogno soprattutto di conversione e pentimento, senza fingere, per non restare sempre uguali a se stessi. E’ necessario e urgente abbassare ogni monte dell’orgoglio e ogni colle di superbia, riempire ogni burrone dell’ indifferenza e pregiudizio e raddrizzare le strade della solidarietà e fratellanza. Se vogliamo preparare la strada al Signore che sta per venire!
Prima di essere cristiani dobbiamo essere uomini. Fare cristiana la nostra umanità, fare umana la nostra umanità. Prepararci al Natale significa quindi vedere e scoprire il Cristo non solo nel volto di un fragile Bambino deposto in una mangiatoia, ma nei volti e nelle persone messe a dura prova da una vita non sempre facile e semplice.
Umanizzare la nostra umanità, alla vigilia dell’apertura del Giubileo, è accogliere l’invito del Papa a riscoprire le opere di misericordia: dar da mangiare, bere, vestire, visitare, che non è solo una scelta da cristiano, ma innanzitutto un obbligo radicato nelle nostra natura di uomini e donne.
Le video riflessioni di Don Mauro Manzoni