
I quaderni spirituali di Gaston Courtois, dei quali è qua presentata una selezione a cura di Agnès Richomme, sono la materializzazione del suo ininterrotto ascolto del Signore; e rispondono al preciso impegno di offrire, dopo la sua scomparsa, a quanti lo avrebbero accolto, qualcosa dei segreti della sua vita. Ora l’eredità di questo grande sacerdote, instancabilmente teso nella donazione totale di sé al servizio della Chiesa, delle missioni e delle anime bisognose di un concreto aiuto fraterno, è nelle nostre mani. Tocca a noi, nutrendocene, imparare a pregare, ad ascoltare e, soprattutto, ad amare, stimolati dal suo esempio di vita.
Quando il Maestro parla al cuore è un libro di intensa spiritualità, l’ho letto alcuni anni fa e spesso torno a leggerlo. Quando leggi le parole senti Gesù che parla con te, lo senti davvero dentro il tuo cuore. Conoscete la storia del Tolle Lege di S. Agostino? Ecco provate quest’esperimento, aprite il libro e leggete una pagina a caso, Il Signore parlerà con voi, ciò che leggerete rifletterà di sicuro la vostra vita!
CONSIGLIATISSIMO!!!
E’ un testo simile al famosissimo Imitazione di Cristo, un appassionato invito agli uomini a cercare le realtà essenziali della vita, a rientrare in se stessi per incontrare Dio.
ESTRATTO DAL PRIMO CAPITOLO
ASCOLTAMI E PARLAMI
Ascolta. Comprendi. Raccogli. Assimila. Metti in pratica. È difficile, lo so, darmi ascolto quando la testa è piena di chiasso. È necessario il silenzio, è necessario il deserto. Si ha terrore dell’aridità e del vuoto. Ma se tu sei fedele, se perseveri, lo sai, il tuo Diletto farà sentire la sua voce, il tuo cuore brucerà e questo ardore interiore ti darà la pace e la fecondità. Allora assaporerai fino a che punto il tuo Signore è soave, fino a che punto il suo peso è leggero. E sperimenterai, al di là del tempo che consacrerai esclusivamente a me, la realtà del Dilectus meus mihi et ego.Quando il Maestro Parla al Cuore
Gaston Courtois nacque a Parigi nel 1897. Qui compì gli studi superiori alla Sorbonne e presso l’Institut catholique. Come ufficiale prese parte alla guerra del 1914-1918, fu gravemente ferito e in seguito insignito della Légion d’honneur. Nel 1921 si fece religioso tra i Figli della Carità, congregazione fondata nel 1918 da padre Jean- Emile Anizan, dedita all’evangelizzazione dei poveri e degli operai, e nel 1925 fu ordinato sacerdote. Il suo apostolato fu intenso: fondò insieme a Joseph-Léon Cardijn la Jeunesse Ouvrière Chrétienne (JOC), animò associazioni sacerdotali e religiose, promosse opere caritative e missionarie, suscitò movimenti vivacissimi di vita cristiana, soprattutto tra i giovani (Coeurs Vaillants). Nel 1960 fu nominato segretario generale della Pontificia Unione Missionaria del Clero. Morì a Roma nel 1970.
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