Quando ricordo, il tempo
in cui quel cinguettio
tenue, mi sembrava di
scorgerti, ed avanzavo
barcollante a riflettere
quante delusioni e fallimenti,
quante occasioni di grazia
sprecate, ed ancora ti cerco
nel mio essere in cui la
speranza è fuggita, ed ha
lasciato il posto al tedio
di esistere, e quasi immoto
rifletto come ancora
rincorrerti, rincorrere me,
quel brandello di dignità
da mammona oscurato, e
sento l’urgenza di provarci
ancora a cercare l’impossibilità
… del tuo sguardo, che vorrei
in me… rinascesse gioia e
cantarti in quella tristezza
di volti umiliati dall’avanzare
di forze oscure mercenarie, senza
senno e senza vita che dal
mondo hanno levato la speranza
e non potendo io ridare ebbrezza
di gioia a quelle macerie, mi
addormento sereno sperando
che il mio sogno sia anche in quei
derelitti, per ripartire domani
alla ricerca di un futuro migliore.