Perché Gesù diede la risposta a Caifa mentre altre volte, come ad Erod…

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Fonte dell’articolo Amici Domenicani – Autore Padre Angelo Bellon op.

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Quesito

Rev. padre Angelo,
perché Gesù diede la risposta a Caifa mentre altre volte, come ad Erode, non diede risposta?
Forse perché rappresentava il Sommo Pontefice?
La ringrazio e chiedo la sua benedizione sacerdotale; assicuro le mie preghiere.


Risposta del sacerdote

Carissimo,
1. è necessario anzitutto vedere con precisione come sono andate le cose.
Ecco che cosa dice l’evangelista Matteo: “Il sommo sacerdote si alzò e gli disse: «Non rispondi nulla? Che cosa testimoniano costoro contro di te?». Ma Gesù taceva. Allora il sommo sacerdote gli disse: «Ti scongiuro, per il Dio vivente, di dirci se sei tu il Cristo, il Figlio di Dio». «Tu l’hai detto – gli rispose Gesù -; anzi io vi dico: d’ora innanzi vedrete il Figlio dell’uomo seduto alla destra della Potenza e venire sulle nubi del cielo»” (Mt 26,62-64).

2. Come si vede, Gesù tace inizialmente anche davanti a Caifa e alle sue interrogazioni.
Ma quando Caifa gli dice: “Ti scongiuro, per il Dio vivente e cioè quando chiede a Cristo di rispondergli per compiere un atto di riverenza nei confronti di Dio, allora Nostro Signore risponde.
Scongiurare nel nome di Dio significa obbligare una persona a compiere un’azione oppure a desistere dall’agire per dare gloria a Dio.

3. Qui va notato che Caifa per far parlare Gesù lo obbliga a compiere un atto di riverenza nei confronti di Dio.
Se Cristo inizialmente voleva tacere, adesso è costretto a rispondere.

4. Marco Sales, il grande biblista domenicano, commenta: “Caifa non trovando sufficiente l’accusa dei due testimoni e non avendo potuto ottenere alcuna risposta da Gesù, gli fa una nuova domanda sulla qualità di Messia e di Figlio di Dio, che Egli aveva tante volte a sé rivendicata, costringendolo a rispondere con un giuramento.
Ti scongiuro, cioè ti faccio giurare per Dio vivo, che ci dica se tu sei il Messia e il Figlio di Dio”.

5. Ugualmente scrive l’altro grande biblista domenicano Pierre Benoit: “Il gran sacerdote, con un solenne scongiuro, prende Dio testimone per obbligare Gesù a parlare. Questi vuol tacere, ma se tace anche dopo questo scongiuro egli disprezza Dio” (Passione e risurrezione del signore, p. 155).
“Gesù deve dunque rispondere se egli è il Cristo, il Figlio di Dio” (Ib., p. 157).

6. San Tommaso osserva che “presso i giudei si dava grande importanza alla scongiuro; scongiurare è costringere al giuramento” (Commento al Vangelo di Matteo, 26,63).
E: “Notate che quando qualcosa era detto contro di lui, egli taceva; ma subito, quando veniva compromessa la potestà del Padre, rispondeva.
Perciò egli cercava sempre la gloria del padre: “io non cerco la mia gloria” (Gv 8,50)” (Ib.).

Con l’augurio di ogni bene, ti benedico come hai chiesto e ti mentre ti ringrazio per le preghiere, ti assicuro le mie. 
Padre Angelo

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P.Angelo Bellon op, docente di teologia morale.