
Il tempo di Dio è in quel “Tutto è compiuto”, nel Figlio diletto che dall’alto della croce invita il buon ladrone a quell’oggi in cui potrà essere con lui, in Paradiso. È la pazienza dell’agricoltore che attende la maturazione, o lascia ancora un anno il suo albero perché si decida a dare frutto, o che lascia crescere grano e zizzania. È l’amore benigno e paziente di quel Padre che ogni giorno sa di poter sperare nel ritorno a casa del figlio che si è voluto allontanare. Da queste pagine di meditazione e preghiera emerge una verità, semplice quanto spiazzante: i tempi di Dio non coincidono con i nostri. Nei Salmi torna più volte la supplica dell’uomo a Dio affinché risponda al grido della sua anima, intervenga, operi. E spesso questa esortazione è caratterizzata da una domanda: “quando?”. Eppure, nel tempo di Dio c’è un grande mistero, c’è tutta la bellezza del suo progetto, che prende senso se osservato da una prospettiva più ampia, che non ci appartiene ancora, ma di cui evidentemente siamo capaci.
Nata a Asti nel 1973, ha frequentato presso la Pontificia Università della S. Croce l’ISSR all’Apollinare conseguendo nel 1999 il Diploma di Magistero con indirizzo didattico. Presso la Pontificia Università Antonianum, nella Facoltà di Teologia, ha frequentato l’Istituto francescano di Spiritualità conseguendo nel 2002 il Diploma di Spiritualità. In seguito ha frequentato la Facoltà di Filosofia conseguendo nel 2009 il grado di Dottorato. Ora risiede in un piccolo centro del basso Piemonte dedicandosi al lavoro di scrittura di icone sacre e testi.
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