
Nel mondo si contano tantissimi Miracoli Eucaristici riconosciuti riconosciuti dalla Chiesa. Oggi parleremo del Miracolo Eucaristico di Macerata.
IL MIRACOLO
Il 25 aprile 1356, un sacerdote stava celebrando la Santa Messa quando, giunto all’atto di spezzare l’Ostia consacrata, fu preso dal dubbio intorno alla presenza reale di Gesù Cristo nell’Eucaristia; l’Ostia allora cominciò a stillare vivo sangue che cadde, oltre che nel calice, anche nel sottoposto Corporale. Terminato il Divin Sacrificio, il sacerdote corse a dar notizia dell’accaduto al Vescovo Nicolò da San Martino, il quale ordinò che il prezioso Corporale venisse portato in Cattedrale. Di questo miracolo veramente straordinario, avvenuto novantatre anni dopo quello di Bolsena che determinò il Papa Urbano IV ad istituire la festa del Corpus Domini, e quasi nelle medesime circostanze, si hanno i seguenti documenti:
1) la tela e la forma del Corporale, attribuite dai competenti alla metà del secolo XIV;
2) una piccola pergamena, che risale al secolo suddetto, cucita nel medesimo Corporale, nella quale in caratteri gotici, sono scritte le seguenti parole:«Heic fuit aspersio sanguinis D.N.I.C. de calice die xxv mensis aprilis anno Domini MCCCLVI»;
3) vari documenti di Archivio, ecclesiastici e civili.
(Cfr. o. GENTILI, Macerata Sacra, p. 383-85)
Fino al 1807 risulta che il Sacro Corporale ogni anno veniva portato solennemente in processione per le vie della Città, con grande concorso i fedeli provenienti da tutto il Piceno. Più tardi il culto si affievolì, a causa della soppressione napoleonica di tutte le Confraternite e della conseguente proibizione di tenere processioni: cosicche il Sacro Corporale fu quasi dimenticato in un armadio dell’altare delle Reliquie della Cattedrale, fino al 1932, quando nuovamente fu esposto alla venerazione dei fedeli e fu collocato sotto l’altare della Cappella del Sacramento, racchiuso in un artistico ornato di legno dorato.
Quello di Macerata è uno dei non pochi miracoli eucaristici di cui è ricca la nostra storia e la nostra terra. Uno dei meno conosciuti e che meno di altri ha avuto risonanze nell’abbondante pubblicistica anche recente. I miracoli, compresi quelli che siamo soliti chiamare eucaristici, sono doni, segni, richiami diretti a suscitare, a ravvivare, a confermare, a volte a premiare la fede. Nel caso dei miracoli eucaristici, la fede ìn quello che per antonomasia chiamiamo ìl Santissimo Sacramento, l’Eucaristia, quello che il Concilio Vaticano II ci ha ripresentato come centro della liturgia e perciò della vita della Chiesa.
Grazie al Servo di Dio Carlo Acutis è stata ideata una Mostra Internazione dei Miracoli Eucaristici esistenti in tutto il mondo.
La Mostra presenta, con un’ampia rassegna fotografica e con descrizioni storiche, alcuni dei principali Miracoli Eucaristici (circa 136) verificatisi nel corso dei secoli in diversi Paesi del mondo e riconosciuti dalla Chiesa. Attraverso i pannelli (circa 166 formato 60×80) è possibile «visitare virtualmente» i luoghi dove sono accaduti questi Miracoli.
La Mostra è già stata ospitata in tutti i cinque Continenti, solo negli Stati Uniti d’America in quasi 10.000 Parrocchie e nel resto del mondo in centinaia parrocchie, compresi alcuni tra i Santuari Mariani più famosi come Fatima, Lourdes, Guadalupe, solo per citarne alcuni.