Fonte dell’articolo Amici Domenicani – Autore Padre Angelo Bellon op.
Questo articolo è disponibile anche in:
Italiano
Quesito
Salve Padre Angelo.
Seguo da tempo la sua rubrica quanto mai interessante e utile. Sono un ragazzo di 28 anni e mi piace pormi quesiti circa la natura delle azioni che la Chiesa compie, perché le fa e per chi.
Desideravo sottoporle una questione relativa al Concilio Vaticano II. Mi chiedo da tempo che differenza sussista tra le tre tipologie di documenti emanate dal Concilio Ecumenico. Nello specifico comprendo che un documento che si definisca “costituzione dogmatica” forse ha un peso diverso a livello di dottrina rispetto ad una dichiarazione. Però non ne capisco la vera portata. Oltre al concilio, lo stesso discorso vale anche per i documenti che emette il Papa o il magistero. Che differenza sussiste tra un’enciclica, un’esortazione, o un Motu proprio?
Aspetto con trepidazione una sua risposta in merito. La ringrazio anticipatamente e le auguro una buona serata!
Giovanni
Risposta del sacerdote
Caro Giovanni,
1. anzitutto ti domando scusa per il forte ritardo con cui ti rispondo.
Ti riferisco a grandi linee il pensiero di un grande teologo domenicano, Y. Congar (Vatican II, La liberté religieuse, ed. du cerf, pp. 47-52).
Dopo aver detto che nella storia della Chiesa i termini dichiarazione, costituzione e decreto non hanno sempre un significato univoco e che la distinzione fra queste tre forme di pronunciamenti non è sempre netta, passa a dire perché ad alcuni documenti del Concilio Vaticano II è stato dato il titolo di costituzione, ad altri di dichiarazione e ad altri di decreto.
2. Egli evidenzia come il Concilio Vaticano II sembri aver dato il titolo di costituzione ai documenti che hanno un carattere più dottrinale e le cui determinazioni sono meno soggette a revisione.
Sono quattro i documenti che vengono presentati come costituzioni: la Sacrosanctum Concilium sulla liturgia, la Lumen gentium sulla Chiesa, la Dei Verbum sulla Divina Rivelazione e la Gaudium et spes sulla Chiesa nel mondo contemporaneo.
3. Tuttavia osserva che solo due di queste costituzioni hanno l’aggettivo “dogmatica” e sono la Lumen gentium e la Dei Verbum.
Quella sulla liturgia porta un termine generico di costituzione senza alcun aggettivo.
La Gaudium et spes invece viene presentata come costituzione pastorale.
In ogni caso la parola costituzione indica che il contenuto dottrinale del documento è di particolare importanza.
La Sacrosanctum Concilium è di grande contenuto dottrinale, ma contiene anche indicazioni pratiche su alcune revisioni rituali, che si accentueranno nei successivi documenti di carattere liturgico.
Il contenuto dottrinale della Lumen gentium sulla Chiesa e della Dei Verbum sulla Divina Rivelazione è evidente perché si tratta di dottrina pura.
La Gaudium et spes sulla Chiesa nel mondo contemporaneo è una costituzione perché poggia su principi dottrinali. Ma viene detta pastorale perché esprime anche il rapporto della chiesa con il mondo e con gli uomini di oggi.
4. Il Concilio ha promulgato anche tre dichiarazioni: la Nostra aetate sulle religioni non cristiane, la Gravissimum educationis sull’educazione cristiana e la Dignitatis umanae sulla libertà religiosa.
La dichiarazione è l’atto con il quale l’autorità fa conoscere il suo pensiero.
La Nostra aetate ha un carattere pratico e fa conoscere il proposito di apertura, di simpatia e di dialogo della Chiesa nei confronti delle altre religioni.
Le altre due dichiarazioni (Gravissimum educationis e soprattutto la Dignitatis humanae)contengono anche principi dottrinali notevoli.
5. Insieme alle costituzioni e alle dichiarazioni vi sono i decreti. Sono nove.
Come evidenzia la parola stessa, hanno carattere più normativo e disciplinare.
Ciò non significa che siano privi di dottrina, anzi.
Ma il carattere del documento è più di indole operativa e intende indicare le linee del rinnovamento secondo lo spirito del Concilio.
6. Sulla differenza tra un’enciclica, un’esortazione, o un Motu proprio ti rimando ad una risposta pubblicata il 5 marzo 2021 e che ha per titolo fonti relative alla graduatoria dei vari documenti del magistero del Papa.
Ti ringrazio del quesito, la cui risposta sarà utile a molti per distinguere il carattere dei documenti del concilio.
Ti auguro ogni bene, ti ricordo nella preghiera e ti benedico.
Padre Angelo