Le Lettere di Biagio – Polvere sotto il tappeto

Fonte dell’articolo mauroleonardi.it

Quando c’è un problema, in genere, si può reagire in due modi: o lo si affronta, o lo si posticipa prendendo tempo e sperando si risolva da solo. Tendenzialmente, i problemi non si risolvono da soli. Altrimenti non sarebbero problemi veri e propri, e non sarebbe richiesta alcuna attività risolutiva.

Nel primo caso – quando si affronta un problema – si parla di risolutezza, professionalità, competenza. Questo vale sia quando il problema lo si supera, sia quando non vi si riesce. In tanti casi e in determinati campi, la cosa importante è essersi impegnati per migliorare una situazione, non per forza averla totalmente definita come si voleva.

Nel secondo caso – quando si rinvia un problema – si parla di inoperosità, pigrizia e, qualche volta, di codardia. Per definire questo comportamento, esiste un modo di dire: mettere la polvere sotto il tappeto. Rende benissimo il concetto. Non si elimina la polvere (problema), ma, subdolamente, la si nasconde (rinvia). L’inconveniente di questa (poco) astuta pratica è che spesso, col tempo, il tappeto si alza e la polvere riaffiora abbondante e molesta.

Oggi è ancora presto per capire quale immagine lascerà nella storia la pandemia che stiamo vivendo.

Tuttavia, in piena quarantena – ormai avviata ad essere appellata ottantena – chiusi a casa e con tutto il tempo a disposizione per leggere, informarsi e riflettere, la rappresentazione che descrive al meglio quello che sta accadendo è proprio quel modo di dire polvere sotto il tappeto. Con la differenza che, stavolta, il tappeto si è alzato e ci ha sommersi di tutta quella polvere nascosta negli anni passati che, nel frattempo, è diventata un cumulo di macerie.

È una polvere fitta, quella nascosta sotto il tappeto italico. Riguarda grattacapi e problemi rinviati per anni, che oggi stanno venendo fuori più violenti, perché improvvisi. Tutti gli ambiti della nostra comunità sono interessati e il quadro che ne emerge è di una desolazione sconcertante. È evidente – e la pandemia ci sta dando l’occasione per prenderne atto – che in pratica non funziona nulla, o quasi. Nessuno ha la bacchetta magica e nessuno può risolvere in poche settimane problematiche di lungo corso. Il Governo si sta trovando di fronte ad una situazione nuova e, per questo, vanno riconosciute attenuanti e – specie nelle ultime settimane – dei meriti.

Volendo fare una breve analisi, se ne ricava un quadro critico, dal quale l’unica certezza è che tutti gli aspetti della nostra società hanno bisogno di interventi drastici, sburocratizzazione e misure ad hoc, se si vuole davvero garantire servizi, sostegno e sicurezza ai cittadini.

Si pensi ad esempio al settore maggiormente colpito: la sanità. Tutto a rotoli, o quasi. Si salva solo – e non è poco! – la competenza e determinazione di medici, infermieri e operatori sanitari. I dirigenti – non tutti, non si deve mai generalizzare – invece, iniziano a capire che il lavoro che hanno svolto durante i loro incarichi era del tutto sbagliato – molta burocrazia, poca sostanza.

Quel continuo tagliare i costi, al solo scopo di aumentare i profitti, non ha consentito l’ottimizzazione del servizio sanitario pubblico al fine di garantire a tutti gli utenti il pieno accesso alle cure migliori. E questo a prescindere dalla posizione economico-sociale del paziente o dalla condizione pandemica del momento. I tagli agli ospedali, in tanti casi ridotti a meri poliambulatori, creano disagi tutti i giorni a malati e utenti – certa stampa e certa politica se ne sta accorgendo solo grazie alla crisi globale! Gli incarichi per la gestione delle Asl affidati ad amici – più o meno preparati – non hanno permesso di approfondire i problemi, ma di metterli semplicemente sotto il tappeto. I bilanci di fine anno hanno avuto la priorità rispetto alla cura dei pazienti. La pandemia ci ha messo di fronte a tutte queste distorsioni. Stiamo pagando un prezzo altissimo che, sia chiaro, non riguarda solo la sanità.

Tratto da Primo Emendamento

 

Biagio Ampola nasce a Salemi. Classe 1983. Appassionato da sempre di comunicazione, decide di farne il suo mestiere. Consulente, docente, account manager, blogger. Dopo anni di attività professionale in giro per la penisola (isole comprese) si trasferisce a Roma da dove può “raggiungere facilmente tutta l’Italia!”. Opinionista e blogger (è suo il blog www.primoemendamento.it), ama i libri, i ragionamenti sensati ed è “fortemente allergico” a forme di slogan semplicistiche che soffocano il pensiero. Proprio da queste convinzioni nasce “Primo Emendamento”: Un blog. Aperto a tutti. Un “punto d’incontro” di idee, punti di vista e opinioni – educate e ragionate – su temi di politica, attualità e società.

Dona

Aiutaci con una donazione, con un tuo piccolo contributo ci aiuterai a mantenere in vita il nostro sito web e ad attivare nuovi servizi. Grazie, Dio ti benedica!

Lode a Te App

Lode a Te App

Lode a Te App è un app semplice che raccoglie articoli, catechesi, video, audio, podcast, in un unica e app completamente GRATUITA! L’app è compatibile con tutti i dispositivi Android

Scarica Lode a Te App per Android

Video Recensione del mio libro

Informazioni su Mauro Leonardi 2712 Articoli
Prete, blogger e scrittore