Fonte dell’articolo Amici Domenicani – Autore Padre Angelo Bellon op.
Quesito
Salve.
Mi chiamo Francesco ….
Ho sentito parlare e mi sono informato sulla FSSPX (Fraternità di San Pio X). Mi piacerebbe partecipare alla loro messa, in quanto più legata alla tradizione cattolica, e priva di quel processo di protestantizzazione e sempre minor rispetto che si vive nella celebrazione Eucaristica (es. Sacerdote dà le spalle al tabernacolo/ i fedeli non si inginocchiano davanti all’ostia/ si prende l’ostia sulle mani e questo da prima della pandemia ecc.).
Mi piacerebbe anche perché nella mia città di sacerdoti bravi e capaci di darti dei consigli reali non ci sono, e anzi sono sempre più anziani, dunque spero di trovarli nella Fraternità, in quanto più legati a una celebrazione più rispettosa.
C’è molta confusione riguardo alla Fraternità.
Mi chiedevo se potevo partecipare alla loro messa senza essere scomunicato o altro.
Ovviamente non condivido lo spirito scismatico e anzi spero che possano rientrare nella Chiesa Cattolica definitivamente.
Grazie dell’attenzione. Buona Giornata.
Risposta del sacerdote
Caro Francesco,
1. ti sconsiglio di partecipare alla Santa Messa da loro celebrata.
Non perché manchi il rispetto per il Signore o perché la liturgia non sia ben celebrata. Perché su questo bisogna riconoscere che sono attenti e zelanti.
Ma perché la loro frequentazione può avvelenare il tuo cuore nei confronti della Chiesa.
No dobbiamo dimenticare che la regola suprema della nostra vita cristiana è la carità.
2. La carità per la nostra vita spirituale è come il cuore per il nostro corpo.
Ebbene, il cuore può essere colpito mortalmente da ferite che per altri organi del nostro corpo sono leggere.
Un semplice raffreddamento può estinguere questa fiamma celeste che lo Spirito Santo ha infuso nei nostri cuori.
Ora le critiche di protestantizzazione rivolte alla Chiesa raffreddano il cuore ed estinguono la carità.
3. A che cosa serve tornare a casa da quelle celebrazioni dicendo: “Come sono state belle!” se nello stesso tempo il tuo cuore si è maggiormente maldisposto nei confronti della Chiesa.
La sola purezza della fede non è sufficiente per la salvezza, e cioè per entrare nella vita eterna.
È necessaria la carità.
Ora lo Spirito Santo dice che la carità “tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta” (1 Cor 13,7).
4. La carità è un amore soprannaturale che Dio ha infuso nel nostro cuore (cfr. Rm 5,5).
Questo amore soprannaturale per Dio non differisce dall’amore soprannaturale verso il prossimo.
Questi due amori hanno un’unica sorgente: Dio. Si tratta di un unico amore.
Con l’amore soprannaturale che Egli infonde in noi, noi Lo amiamo per dargli la nostra gratitudine e il nostro affetto.
Con questo stesso amore soprannaturale che Egli infonde in noi, noi spandiamo sopra la terra il suo stesso amore che unisce i cuori e li colma di beni (e non di ingiurie e di maldicenze).
5. Se partecipi alla Messa da loro celebrata non sei scomunicato.
Ma fa attenzione: se non giova ad accrescere la carità è tempo sprecato, per usare un eufemismo.
La preghiera che il sacerdote pronuncia sottovoce prima di fare la Santa Comunione: “La comunione con il tuo Corpo e il tuo Sangue, Signore Gesù Cristo, non diventi per me giudizio di condanna, ma per tua misericordia, sia rimedio di difesa dell’anima e del corpo” falla tua.
Se la partecipazione all’eucaristia non giova alla crescita della carità può diventare motivo di condanna.
Ti benedico, ti auguro ogni bene e ti ricordo nella preghiera.
Padre Angelo
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