
22 anni fa quando dall’altare ho letto “l’Inno alla carità” mi trovavo nella Basilica di San Nicola di Bari, e stavo sposando Daniela, oggi in occasione del nostro anniversario di matrimonio, per caso ascolto la bellissima catechesi di don Fabio Rosini, sull’Inno alla carità, e la condivido con Voi….
1 Cor 13, 1 – 8a
Se parlassi le lingue degli uomini e degli angeli,
ma non avessi la carità,
sarei come bronzo che rimbomba
o come cimbalo che strepita.E se avessi il dono della profezia,
se conoscessi tutti i misteri e avessi tutta la conoscenza,
se possedessi tanta fede da trasportare le montagne,
ma non avessi la carità, non sarei nulla.E se anche dessi in cibo tutti i miei beni (agli affamati trad. TOB)
e consegnassi il mio corpo, per averne vanto,
ma non avessi la carità, a nulla mi servirebbe.La carità è magnanima, benevola è la carità;
non è invidiosa, non si vanta, non si gonfia d’orgoglio,
non manca di rispetto, non cerca il proprio interesse,
non si adira, non tiene conto del male ricevuto,
non gode dell’ingiustizia ma si rallegra della verità.Tutto scusa, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta.
La carità non avrà mai fine.