
Quaggiù ci sono anime
che gioia invano cercano.
Invece per me è il contrario :
la gioia mi sta nel cuore
e non è una gioia effimera :
per sempre la posseggo
e rose di primavera
m’arridono ogni giorno.
Sono troppo felice, è vero :
io sempre il voler mio faccio.
Potrei allora far la triste
e la letizia occultare ?
Mia gioia è il dolore amare :
se pur piango, io sorrido
e accetto riconoscente
le spine e le rose insieme.
Quando s’oscura il Cielo
e par voglia abbandonarmi,
mia gioia è star nell’ombra
e nascondermi ed abbassarmi.
Mia gioia è il Volere Santo
di Gesù, mio amore unico.
Così fiduciosa vivo
e amo la notte come il giorno.
Restar piccola è mia gioia,
così, se cado sul cammino,
rialzarmi posso presto
e Gesù mi prende la mano.
Di carezze ricolmandolo,
io gli dico che è il mio tutto.
Si sottrae alla mia fede ?
Io raddoppio in tenerezze.
Quando a volte verso lacrime,
è mia gioia ben celarle.
Come affascina il soffrire
se di fiori lo si copre !
Soffrir voglio e pur tacere,
consolando il mio Gesù.
Veder godo che sorride,
mentre ho il cuore nell’esilio.
Gioia mia è lottare sempre,
degli eletti generandogli.
Arde il cuor di tenerezza
e ripete al suo Gesù :
« Io per te, Divin Fratello,
« sono felice di soffrire.
« Sola gioia in questa terra
« è poterti rallegrare !
« Ancor molto voglio vivere,
« Signore, se lo desideri.
« Lassù in Ciel vorrei seguirti,
« se piacere ti facesse.
« L’amor, fuoco della Patria,
« non cessa di consumarmi.
« Morire o vivere che conta ?
« Gesù, è amarti la mia gioia ! ».