C’è sempre la tentazione di vivere un cristianesimo serioso, ma non serio. Il cristiano serioso non ride mai, ha sempre un volto tirato, cura molto l’esteriorità, è intransigente, non ama le feste e, a volte, è un guastafeste. La gente scansa il cristiano serioso. Cerca invece il cristiano serio.
Il cristiano serio beve e mangia quando è il momento di bere e mangiare, ride e scherza al momento giusto, parla al momento giusto e dice cose giuste. Egli accetta con gioia e apprezza quello che di buono e di bello sa offrire la generazione e mantiene saldo nella sua vita tutto ciò che di bello e di buono le generazioni passate gli hanno insegnato.
Il cristiano serioso dice con tristezza: “Nella Chiesa di oggi non c’è più fede e tutto va male”. Vuole ritornare a vivere nella Chiesa pre-conciliare dove si parlava una lingua che quasi più nessuno capiva, dove si svolgeva una liturgia alla quale i fedeli partecipavano passivamente. In altre parole il cristiano serioso vuole una Chiesa triste, una Chiesa che insegna un Dio punitivo e senza misericordia, una Chiesa che si piange addosso continuamente, una Chiesa vuota del Dio della gioia. Il cristiano serioso giudica e condanna chi vive il vangelo con gioia. Ed è quello che fecero a Gesù i Farisei e gli Scribi chiamandolo beone e mangione.
Anche oggi, nella Chiesa, ci sono i nostalgici del passato. Essi vanno dicendo e insegnando che il Concilio Vaticano II è stato la rovina della Chiesa di Cristo. Il Concilio Vaticano II è una creatura dello Spirito Santo, Signore della vita. La Chiesa cattolica, prima del Concilio Vaticano II, era simile a un castello antico chiuso da molti anni dove si respirava aria pesante e pieno di ragnatele. Cosa ha fatto lo Spirito Santo? Ha soffiato così forte da aprire finestre e portoni per fare entrare aria nuova e spazzare via tutto ciò che, lungo i secoli, era diventato nauseante.
Molti cattolici ignorano ancora la ricchezza dei documenti che ci ha trasmesso il Concilio Vaticano II. Quando questi documenti saranno insegnati a tutto il popolo che si professa cattolico (e non solo nelle Facoltà teologiche) e saranno messi in pratica; avremo senz’altro una Chiesa viva, gioiosa e adulta nella fede. Amen. Alleluia. (P. Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti)