Una volta un papà che presentava il suo bambino ad essere battezzato, durante la catechesi mi disse: “P. Lorenzo, tutto quello che c’insegna Gesù è meraviglioso. Una sola cosa non condivido: quando dice che dobbiamo amare il nemico. Questo comandamento non mi scende proprio giù. Come si fa ad amare chi ti ha fatto del male? Quello che insegna Gesù è contro natura!”. Purtroppo ci sono tanti cristiani che la pensano come quel papà! Questi cristiani non hanno capito che il segno di essere cristiani è proprio l’amore al nemico. Se siamo amati da Dio non è perché siamo buoni, ma è grazie a Gesù Cristo che, con il suo Sangue versato sulla croce, ci ha riconciliati con Lui. Come il Padre celeste ci ama di un amore infinito, nonostante che siamo peccatori, così anche noi, se vogliamo entrare nel suo cuore, dobbiamo amare chi agisce da nemico verso di noi. Non è una cosa facile, ma neppure impossibile. L’amore al nemico diventa possibile solo se abbiamo lo Spirito Santo in noi. È Lui che ci dona il potere di amare alla maniera del Padre celeste il cui amore è perfetto perché ama tutti indistintamente, incondizionatamente e gratuitamente. Chiedere a una persona che non è abitato dallo Spirito Santo di amare il proprio nemico è come chiedere a un bambino di scuola elementare di fare un’operazione di alta matematica. “Chiedete e vi sarà dato”, ci ha detto Gesù qualche giorno fa. Nel suo Santo Nome dobbiamo chiedere al Padre celeste lo Spirito Santo. Senza lo Spirito Santo tu darai amore solo a chi ti è simpatico e ti ama. Ma con l’unzione dello Spirito Santo darai amore anche a chi ti mette in croce, a chi ti dà fastidio, a chi ti ha tolto un bene materiale e a chi sparla di te. Solo chi s’impegna ad amare come ci ama il Padre celeste proverà grande gioia nel dire: “Padre nostro che sei nei cieli”. Amen. Amen. (P. Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti)