
Non sono parroco da più di un anno. Ma il Signore mi ha donato una parrocchia senza confini. E di questo gioisco nel Signore. Com’è vero quello che dice Manzoni: Dio non toglie mai una gioia ai suoi figli se non per prepararne una più grande. Bene, quando mi capita di incontrare parrocchiani che non ho più visto da allora e che dicevano di amarmi pazzamente, come Gesù oggi dico loro scherzando: “Chi siete? non vi conosco!”.
A questo mio interrogativo vedo sul loro volto una delusione. Molti dicono di amare Gesù, eppure a quanti di loro nel giorno del Giudizio dirà: “Via da me, perchè non vi conosco. Essi diranno: “Ma come non ci conosci? Non ti ricordi che siamo stati battezzati nella tua Chiesa, siamo andati ogni domenica a messa , e che anche il nostro funerale è stato celebrato in chiesa,inoltre il prete ha detto parole elogiative su di noi?”. E Gesù: “Mi avete amato con le labbra, ma il vostro cuore era lontano da me. Non avete perdonato e amato il vostro nemico.
Vi siete sentiti sempre superiori agli altri. Avete disprezzato chi non era come voi. Non avete mai accolto i poveri nelle vostre case. Avete dato l’impressione di essere miei discepoli. Ma il vostro cuore non è stato mite e umile. Non vedo in voi il mio Volto e il mio Cuore. Non vi conosco!”. Queste parole di Gesù mi fanno tremare, ma nello stesso tempo mi spingono a convertirmi seriamente.
Qualche mese fa ho meditato questo Vangelo a Medjugorje con una comunità di pellegrini. Giorni fa un’amica mi chiama a telefono dicendomi: “Padre, quel “non vi conosco” di Gesù ha messo nel mio cuore un forte desiderio di convertirmi al Vangelo”. Che il suo desiderio sia anche il mio! Amen. Alleluia.
(P. Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti)