
Il Signore ci ha affidato una vigna da coltivare. Tutto é dono che dev’essere custodito con amore. Siamo ricchi, ma nello stesso tempo anche poveri. Guai a dire questo è mio e lo uso e me lo gestisco a mio piacimento.
A te parroco il Signore ha affidato la vigna della parrocchia. Non sei tu il padrone della vigna. Quindi lungi da te dall’essere parroco-padrone assoluto della comunità parrocchiale. Non sei papa e re nella tua parrocchia. Sei solo un amministratore dei beni soprannaturali che il Signore elargisce nella tua comunità. Non ti appropriare della vita sacramentale. Amministra i Sacramenti per benedire, lodare il Signore e beneficare i membri della parrocchia. In quello che fai non mettere da parte Gesù Cristo. Non dimenticare che il protagonista della parrocchia non sei tu, ma è Gesù Cristo. Mettere da parte Gesù Cristo è come uccidere il Figlio di Dio così come hanno fatto i vignaioli della parabola di oggi. Purtroppo, molti parroci sono come degli assistenti sociali che non operano nel nome di Gesù.
A voi genitori il Signore ha affidato la vigna della famiglia che dovete coltivare con amore. Purtroppo, oggi i genitori hanno estromesso (ucciso) Gesù Cristo dalla vita familiare. Essi dicono: la famiglia è nostra e la gestiamo come meglio ci pare. Ecco perché il matrimonio è diventato come una vigna selvatica dove le viti non producono uva buona. I rami (i figli) crescono ribelli, immorali e violenti.
A voi governanti il Signore ha affidato i popoli da guidare verso la giustizia, la pace e la prosperità. Ma purtroppo, seguendo Marx, anche voi volete costruire un mondo senza Dio. Perciò avete fatto leggi contro gli umili, il matrimonio e la famiglia. Estromettendo il Vangelo dalla vostra politica, state costruendo una società ingiusta, povera e violenta.
Fedeli cristiani, se siamo veramente fedeli a Cristo, non possiamo rimanere indifferenti dinanzi all’uccisione morale e fisica dei profeti di Dio da parte di quelli che sono ostili al Vangelo.
Amen. Alleluja.
(P. Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti)