In quel tempo gli Scribi e i Farisei, a causa del loro grande peccato dell’invidia, hanno scartato Gesù, pur essendo innocente, stimato e amato dal popolo. Quello che hanno fatto a Gesù, gli scribi e i farisei di oggi lo possono fare anche a te. Se sei un membro di una comunità religiosa e vivi con confratelli o consorelle che sono assetati di potere, ti scarteranno dall’occupare posti di responsabilità, nonostante che il Signore ti abbia dato doni di sapienza e di lungimiranza. I tuoi confratelli o le tue consorelle ti venderanno come persona inutile così come accadde a Giuseppe per opera dei suoi fratelli che erano invidiosi di lui.
Se sei veramente cristiano e ti comporti come Cristo in una istituzione pubblica, non aspettarti di avere una promozione, gli scribi e i farisei che lavorano con te ti scarteranno, ovviamente sempre per invidia e spargeranno la voce che tu sei incapace di occupare un posto da dirigente.
Se sei un prete zelante, caritatevole, devoto e sei un candidato ad essere vescovo, i farisei e gli scribi della tua Diocesi ti scarteranno inviando lettere di calunnie al Vaticano.
Se sei scartato nella tua comunità, non reagire con violenza. Un errore non può correggere un altro errore. Giuseppe fu scartato dai fratelli per invidia, ma egli rimase umile e mite nel suo dolore e nella sua delusione. Il Signore lo ricompensò facendolo diventare vice Faraone in Egitto.
I farisei e gli scribi credettero di aver cancellato il nome di Gesù dalla storia umana,ma il Padre Celeste lo ha costituito Signore del cielo e della terra. Amen. Amen.
(PadreLorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti)
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