Se chiedessimo a un giovane: “Qual è il tuo più grande desiderio?”, sono certo che risponderebbe dicendo: “Vorrei diventare ricco!”. Se facessimo la stessa domanda a un uomo già ricco, egli risponderebbe dicendo: “Vorrei diventare più ricco!”. Molte persone pensano che uno dei tanti modi per diventare ricco è il gioco d’azzardo.
Per questo motivo, le sale EUROBET sono sempre affollate. Ci sono persino uomini che sono disposti a mandare le loro mogli o figlie a prostituirsi per avere danaro per giocarselo nelle sale EUROBET. Lo Stato, con diabolica ipocrisia, per fare soldi, promuove il gioco d’azzardo dicendo: “Attenzione! Il gioco d’azzardo può creare dipendenza psicologica”. Quanta ipocrisia! Nessuno è diventato ricco giocando d’azzardo. Se c’è stato qualcuno, è diventato poi barbone. Il gioco d’azzardo ha e sta distruggendo molti matrimoni e molte famiglie. Il volere diventare ricco e sempre più ricco possiede il cuore dell’uomo. Il ricco avaro non è un possessore, ma è posseduto. È comandato dal danaro. Il desiderio della ricchezza non risparmia neppure il cuore di molti personaggi del clero che, nonostante abbiano fatto voto di povertà, si inventano feste e riti religiosi per indurre i fedeli a dare offerte per ingrossare il loro conto in banca.
Il danaro è come una nube tenebrosa che offusca la mente degli uomini. Chi ama il danaro non può amare Dio. Il ricco non illuminato dalla parola di Dio viene posseduto dallo spirito immondo della superbia. Tale spirito gli fa dire: “Non ho bisogno di Dio!”. Il ricco stolto è posseduto dal desiderio di diventare indipendente e da ogni persona e situazione vuole succhiare e acquistare danaro. Egli è come una formica che non si distacca mai dalla carcassa. Soltanto chi è distaccato dalle ricchezze di questo mondo può succhiare il latte delle ricchezze soprannaturali che danno veramente vita di amore, pace e gioia.
Il desiderare il pane quotidiano ci porta all’umiltà e alla fiducia nel Padre celeste. Solo gli umili aprono le labbra per succhiare le ricchezze spirituali al seno del Padre celeste. Amen.Alleluia.
(P. Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti)
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