Chi non vive nel cuore di Dio è un uomo perduto. Quando si dice che un bambino si è perso? Quando non lo si trova nel posto in cui l’abbiamo lasciato. Cosa fa il papà quando non trova il bambino nel posto in cui l’ha lasciato? Si mette subito a cercarlo. Trovatolo, prova una grande gioia. Qual è la missione della Chiesa e quindi di ogni cristiano? È quella di andare a cercare chi si è allontanato da Dio e non conosce la via del ritorno. È soprattutto compito del clero di andare alla ricerca dei cristiani che si sono allontanati dall’ovile, cioè dalla comunità cristiana. Il parroco non può avere amore o zelo apostolico solo per quelli che frequentano la Chiesa. Ardisco dire che molti di quelli che frequentano la Chiesa sono più perduti e smarriti di quelli che non mettono piede nella comunità cristiana, chissà da quanti anni.
Papa Francesco ci ha abituati ad ascoltare una frase che a me personalmente piace molto. Qual è questa frase? Eccola: Bisogna essere Chiesa in un uscita. La Chiesa (e quindi ogni cristiano) non deve accontentarsi che nelle parrocchie si fanno ancora molti battesimi, molte prime Comunioni e cresime, molti matrimoni. Come cristiani dobbiamo anche occuparci e preoccuparci di molti cristiani che, per un motivo o un altro, sono usciti fuori della Chiesa.
Nelle piazze si fanno molte manifestazioni di ogni tipo per promuovere ideologie umane che sono nocive all’uomo. E noi cristiani cosa facciamo per manifestare il Dio della misericordia e la conversione del cuore? Rimango sempre stupito ed edificato quando, nel tempo di Pasqua, vedo comunità neocatecumenali andare nelle piazze a predicare il Vangelo e a raccontare come molti di loro sono ritornati nell’ovile della Chiesa dopo lunghi anni di assenza.
Se la parrocchia non diventa missionaria nel proprio territorio, è destinata a morire. Nel futuro si chiuderanno sempre più chiese così com’è già accaduto nel Nord Europa. La parrocchia o diventerà missionaria o finirà. Amen. Alleluia.
(P. Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti)