Chiedo ad un uomo che si professa cattolico: “Giovanni, perché non vai in chiesa?”. E lui risponde: “Perché il mio parroco è molto intransigente e severo”. Io aggiungo: “Allora vai nell’altra parrocchia dove c’è un sacerdote che è giovane e molto accogliente”. E lui, quasi infastidito, risponde: “Sono andato in quella parrocchia un paio di volte, ma ho smesso di andarci perché il prete è giocherellone”. Dio che è amore non constringe nessuno ad amarlo. Egli ci ha creati liberi e rispetta la nostra libertà e volontà. Purtroppo l’uomo che non vuole seguire Gesù Cristo trova mille giustificazioni per non seguirlo. A causa del suo ascetismo radicale la gente rifiutava l’invito di Giovanni Battista alla conversione; la gente diceva persino che il profeta era un indemoniato.
Gli Scribi e i Farisei si rifiutavano di ascoltare Gesù perché dicevano che era un beone. Qualcuno potrebbe obbiettare: “Perché Dio non constringe gli uomini ad amarlo?”. Se Dio lo facesse, non sarebbe un Dio d’amore. Dio è amore e l’uomo è libero di servire Dio o satana. Ogni scelta ha le sue conseguenze.
La tragedia più grande che possa capitare a te e a me è che un giorno non lontano si possa dire di te e di me: “Sarebbe potuto diventare un grande santo se mi avesse ascoltato sia quando ho suonato canti di gioia sia quando ho suonato canti di lutto”. Amen. Alleluia.
(Padre Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti)
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