
Qualche tempo fa un lettore de IL GRANELLINO mi scriveva così: “Padre Lorenzo, mi sentivo chiamato al sacerdozio, ma quando rivelai il mio desiderio a mio padre,egli, in maniera tassativa, mi proibì di rispondere alla chiamata del Signore dicendo che, essendo figlio unico e diventando prete, la discendenza sarebbe ‘morta’.” Peccato che l’amico lettore non conoscesse le parole di Gesu: “Chi ama il padre e la madre più di me non è degno di me”; oppure le altre parole rivolte a un giovane che, morbosamente legato ai genitori, non seguì Gesù: “Lascia che i morti seppelliscano i morti”. Oggi, a causa del figlio unico, molti adolescenti e giovani preferiscono stare più con i genitori che seguire Gesù. Certo, Gesù li ama lo stesso, ma non sono i suoi prediletti. Nel Vangelo di oggi quelli che si consacrano alla vita sacerdotale e religiosa o non si sposano per amore di Gesù sono chiamati da Lui “angeli”.
Non è detto però che tutti quelli che sono preti e suore sono angeli. Non basta indossare il clergyman o avere il velo in testa per essere angeli. A dire il vero, sto incontrando più angeli nel mondo che tra i consacrati. Incontro giovani vedovi e vedove che vivono da angeli. Incontro anche donne e uomini che, lasciati dal proprio coniuge, vivono da angeli. Gli angeli sono quelli che si sono consacrati totalmente al Signore e vivono solo per le realtà del cielo, perché credono che la risurrezione non consiste nel vedersi nella discendenza, ma nel vivere, con Cristo il Risorto, di vita eterna.
Incontro molte donne non sposate che sono tristi e depresse perché non hanno generato un figlio. Non sanno che, nell’altra vita, non ci sarà né marito né figlio. Perciò, è importante che, accogliendo lo Spirito Santo, possiamo generare il Figlio Gesu che ha detto: “Dio ha tanto amato il mondo da dare il Suo Figlio unigenito perché chi crede in Lui ha la vita eterna”. Per questo motivo, sono contento di essere un consacrato del Signore perché, dopo la morte fisica, per la misericordia Dio, andrò in paradiso dove troverò molti figli spirituali che, come me, hanno detto “sì” allo Sposo. Amen. ALLELUIA.
(P. Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti)
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