Beato te se ami meditare e ascoltare la parola di Dio con gioia e fede. Non inorgoglirti però, ma rendi lode al Signore che ti ha aperto la mente all’intelligenza delle Sacre Scritture.
Beato te se ami celebrare e ricevere l’Eucarestia come una festa!Non inorgoglirti però, ma rendi lode a Dio che ti ha aperto gli occhi per vedere e gustare quanto è buono il Signore.
Beato te se ami la Chiesa e i fratelli! Non inorgoglirti, ma rendi lode al Signore perché è Lui che ti ha messo questo amore soprannaturale nel tuo cuore.
Beato te se preghi con il cuore! Non inorgoglirti però, ma rendi lode a Dio perché è Lui che ti ha donato lo Spirito che prega dentro di te con gemiti inenarrabili.
Beato te se parli di Dio con parole di verità e carità! Non inorgoglirti però, rendi lode a Dio perché è Lui che riempie la tua bocca con parole di grazia e ti fa parlare bene.
Beato te se sei vescovo o presbitero nella Chiesa! Non inorgoglirti però, ma rendi lode a Dio che ti ha affidato questo grande ministero per la tua santità, per la gloria di Dio e per il bene della Chiesa.
“Straordinari o semplici e umili, i carismi sono grazie dello Spirito Santo che, direttamente o indirettamente, hanno un’utilità ecclesiale, ordinati come sono all’edificazione della Chiesa, al bene degli uomini e alle necessità del mondo. I carismi devono essere accolti con umiltà e riconoscenza non soltanto da chi li riceve ma anche da tutti i membri della Chiesa.”(CCC 951)
I carismi creano uno spirito d’invidia, di gelosia e divisione nella comunità quando vengono esercitati con orgoglio. Chi ha il compito di discernere i carismi sono i Pastori della Chiesa. Per questo motivo nessun carisma dispensa dal riferirsi e sottomettersi ai Pastori della Chiesa. Come proposito,oggi benedici il Signore per il carisma che ha donato ad un fratello della comunità. Amen. Alleluia.
(P. Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti)