IL CRISTIANESIMO è misericordia. Purtroppo questa caratteristica del cristiano viene spesso dimenticata. Sapete da chi? Prima di tutto dai legalisti. Chi sono i legalisti? Sono quei cristiani che, pensando di osservare esteriormente tutte le leggi della dottrina cattolica, si sentono in dovere di giudicare e condannare tutti quelli che sono adempienti in qualche legge umana e divina. Per questo motivo si ergono a giudici spietati del prossimo che viene preso in flagrante disobbedienza della legge. Questi legalisti, con grande spirito di compiacimento, non esitano a dire ai manchevoli: “Devi pagare!”. Ovviamente il Dio dei legalisti è un Dio vendicativo e altamente punitivo.
Chi sono i moralisti invece? Sono quei cristiani che, consapevoli di mettere in pratica i dieci comandamenti, si sentono superiori ai peccatori. L’atteggiamento di sentirsi superiori porta i cristiani, affetti da moralismo, a disprezzare i peccatori.
La cosa che il cristiano deve capire per essere misericordioso è che nessuno è perfetto agli occhi di Dio. Per questo motivo non dobbiamo ergerci a giudici del prossimo. Solo Dio che scruta e conosce il cuore dell’uomo può giudicare e condannare l’uomo.
Perciò, quando sei tentato di prendere una pietra per scagliarla contro un fratello che pecca, gettala subito a terra. Forse tu non rubi, ma sei adultero. Forse tu non sei adultero, ma sei avaro. Forse tu non sei avaro, ma sei violento. Forse tu non sei violento, ma sei invidioso. Se poi presumi di essere innocente, sei peccatore più di tutti. Dice il Signore: “Misericordia io voglio e non sacrificio”. Attenzione, però: misericordia non è buonismo. Gesù ha detto all’adultera: “Non ti condanno, ma alzati e (impegnati a) non peccare più”. Sono stato chiaro? Amen. Amen.
(Padre Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti)

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