
Come pastore di una grande comunità parrocchiale mi è macancata la liturgia della veglia Pasquale. A dire il vero non mi sembra Pasqua. Per molti anni la liturgia della Veglia Pasquale è stata per me una esperienza forte della risurrezione di Cristo. Per me la liturgia non è un semplice ricordare, ma un rivevere misticamente il mistero della nostra fede: la morte e la Risurrezione di Cristo.
Oggi è Pasqua. Le chiese sono vuote. Non c’è un’assemblea che canta: “ALLELUIA!”.
Alleluia è il canto di un popolo che vive nella gioia del Cristo che ha sconfitto la morte, che genera una paura insopportabile anche in quegli uomini che si chiamano cristiani. Questa Pasqua che viene vissuta senza l’Eucarestia viene a dirci che dobbiamo purificare la nostre liturgie dalla teatralità in cui ci siamo ingolfati.
Molti uomini e donne che si professano cristiani non ancora credono che Gesù è veramente risorto. Chi vive nell’odio ancora non crede che Gesù è risorto. Chi ha paura della morte ancora non crede che Gesù è risorto. Chi ha paura di professarsi cristiano pubblicamente non è cristiano. Chi dice che non c’è bisogno di andare a messa nel giorno del Signore non appartiene al Risorto.
Dobbiamo riscoprire la Pasqua, la vera Pasqua. Ora che non ce l’abbiamo, chiediamo ai nostri sacerdoti d’istruirci nelle verità cristiane e di manifestarci il Risorto. Se Il Signore vuole, preghiamo perché la Pasqua del prossimo anno sia veramente una esplosione di fede e di gioia. Amen. Alleluia.
(P. Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti)