
Giovanni il Battista è un profeta di fuoco. La sua voce ha un suono soprannaturale. La sua non è una voce clericale, ma è come un tuono che sveglia le coscienze addormentate e mette in crisi i soldati prepotenti, i commercianti disonesti, i sacerdoti ipocriti, i professori che dicono, ma non fanno e i coniugi infedeli. Gli umili si convertono al fuoco delle sue parole, i superbi invece pensano che sia un demonio. I superbi (molti di loro appartenevano alla gerarchia sacerdotale) si sentono offesi e smascherati dalle sue parole dure, ma veritiere. Infatti li chiama sepolcri imbiancati e razza di vipere. Perciò gli dicono: “Ma tu chi pensi di essere?”.
Giovanni il Battista, consapevole di essere voce di Dio, risponde dicendo: “Io sono solo una voce che grida nel deserto: preparate la via al Signore, al quale non sono degno neppure di sciogliere i lacci dei suoi sandali!”. Quanta umiltà in Giovanni il Battista che Gesù, parlando di lui, elogia come il profeta più grande del Vecchio Testamento. Giovanni il Battista non si autoesalta per il ruolo che occupa nella preparazione alla venuta del Messia. Nel vedere Gesù, lui lo indica alla folla dicendo: “Lui deve crescere ed io diminuire”.
In questo Avvento vogliamo ingaggiare una lotta contro i figli della superbia che sono: orgoglio e vanagloria. L’orgoglio c’induce a sentirci migliori degli altri, disprezzando gli altri. Il successo ci fa dire: “Quello che sono ed ho è frutto della mia intelligenza e della mia volontà”. Non ammettiamo l’opera di Dio nella nostra vita. La nostra preghiera è: “Grandi cose ho fatto, Dio”.
La vanagloria invece ci spinge ad occupare il centro del palcoscenico per essere ammirati e applauditi. Il narcisista non perde occasione per parlare bene di se stesso. La sua vera attività è pavoneggiarsi. Lo sguardo di Dio è sull’umile. Perciò la prima beatitudine è: “Beati gli umili perché di essi è il regno dei cieli!”.
Attenzione a quelli che dicono: “Non c’è persona più umile di me”. Amen. Alleluia.
(Padre Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti)
PS. A tutti i lettori che stanno inviando contributi economici per sostenere le nostre vocazioni povere auguro che la vostra casa sia bricolma di pace e prosperità. Vi rendo noto che ogni giovedi viene celebrata una Messa per le vostre intenzioni.