Il confessore stava quasi per cacciarmi, ha brontolato, sembrava che i…

logo amicidomenicani bozza scritte crop


Fonte dell’articolo Amici Domenicani – Autore Padre Angelo Bellon op.

Questo articolo è disponibile anche in:
Italiano

Quesito

Gentile Padre Angelo,
volevo chiederle una delucidazione in merito a un episodio spiacevole che mi è accaduto: Giovedì Santo sono andato a confessarmi per pensieri impuri e mancanza di rispetto in famiglia (qualche risposta un po’ sgarbata ma niente di eccessivo), peccati che non saprei dire se mortali o veniali, in quanto i pensieri impuri generalmente mi vengono per 1-2 secondi e li scaccio subito sforzandomi di pensare ad altro o pregando con preghiere come l’Ave Maria o l’angelo di Dio.
Il giorno dopo, Venerdì Santo, siccome ero nelle vicinanze, sono tornato a confessarmi per prudenza: avevo commesso qualche pensiero impuro, che ho debitamente scacciato dopo pochi secondi. 
Per prudenza, quindi, ho pensato di confessarmi nuovamente già che ero lì, ma entrato il confessore mi stava quasi per cacciare: ha brontolato con me, dicendo che ci si confessa al max ogni 10-15 giorni e che non è il modo di affrontare la confessione: da come mi sgridava, mi sembrava che il peccato più grave fosse quello di essere entrato in confessionale. Io, ad ogni modo, non ho protestato, anzi, mi sono fatto rimproverare e poi assolvere nuovamente, e mi sono chiedo dentro di me se avessi sbagliato io qualcosa.
Io pensavo di fare invece una cosa giusta a confessarmi anche il giorno dopo, come detto, per prudenza mi sembrava cosa gradita a Dio e alla mia anima, ma forse sbaglio io?
Cari saluti, Dio la benedica.


Risposta del sacerdote

Carissimo, 
1. mi dispiace per quanto ti è successo il venerdì santo e che molto probabilmente ha lasciato un velo di tristezza nella festa di Pasqua.
Capisco il tuo desiderio di essere ulteriormente purificato, soprattutto in giorni così grandi come quelli del triduo pasquale.

2. Comprendo anche in qualche parte l’impazienza del sacerdote confessore che proprio in quei giorni deve ascoltare molte confessioni.
Se non fosse stato il venerdì santo o la vigilia di qualche grande festa probabilmente ti avrebbe trattato più amabilmente.

3. Può darsi che il confessore, non conoscendoti, abbia pensato che in te vi sia qualche inclinazione allo scrupolo e allora ti abbia dato quell’indicazione di massima.
Anche San Giovanni Bosco non permetteva agli scrupolosi di confessarsi più di una volta la settimana. Lo faceva per il loro bene.

4. Da parte tua, sei stato bravo nell’accogliere la reprimenda del confessore senza obiettare. Forse lui stesso si è accorto di aver esagerato. Ha compreso che tu non chiedevi una nuova confessione per motivi di scrupolo. Dal tuo comportamento e soprattutto dal tuo umile silenzio ha compreso che in te c’era delicatezza di coscienza.
Se in quanto gli hai detto avesse trovato scrupolo, te l’avrebbe fatto notare. Ma questo non è successo.
Anzi, ha ascoltato la tua nuova confessione e ti ha dato l’assoluzione.

5. Mi permetto di consigliarti, per quanto è possibile, di andare sempre e con regolarità dal medesimo confessore perché diventi come il padre della tua anima.
Don Bosco consigliava di fare così. 
In tal modo non troverai mai un sacerdote che non comprendendo il tuo desiderio di bene ti tratti bruscamente.
Ti guarderà sempre come un padre guarda il figlio.
Sarà sempre contento di accoglierti.

6. Che il Signore metta sui tuoi passi un confessore come Don Bosco!
Il cardinale Cagliero che era stato suo allievo ha detto di lui: “Nel ministero delle confessioni fu eccezionale, costante, ed ammirabile la sua bontà con i giovinetti e con gli adulti: quasi tutti ci confessavamo da lui, guadagnati dalla sua dolcezza e dalla sua carità sempre benigna e paziente… Era breve, senza fretta, benigno al sommo e non mai severo, ci imponeva una breve penitenza sacramentale, adatta alla nostra età e sempre salutare. Sapeva farsi piccolo con i piccoli, darci gli avvisi opportuni; e le stesse riprensioni sapeva condirle con tale sapore che infondeva sempre amore alla virtù e orrore al peccato” (G.B. Lemoyne, Vita di San Giovanni Bosco, II, pp. 373-374)
Qualora il confessore avesse un carattere brusco, quando vede comparire un penitente di cui si sente padre perché ordinariamente va da lui a confessarsi, più facilmente riesce a vincere le sue stanchezze.

Augurandoti il più fruttuoso progresso nella vita cristiana, ti benedico e ti ricordo nella preghiera.
Padre Angelo




Torna in cima

Dona

Aiutaci con una donazione, con un tuo piccolo contributo ci aiuterai a mantenere in vita il nostro sito web e ad attivare nuovi servizi. Grazie, Dio ti benedica!

Lode a Te App

Lode a Te App

Lode a Te App è un app semplice che raccoglie articoli, catechesi, video, audio, podcast, in un unica e app completamente GRATUITA! L’app è compatibile con tutti i dispositivi Android

Scarica Lode a Te App per Android

Video Recensione del mio libro

Informazioni su Padre Angelo Bellon op 1240 Articoli
P.Angelo Bellon op, docente di teologia morale.