
Grande gioia provavo quando mio padre e, soprattutto, mia madre mi facevano comprendere e mi dicevano anche che ero il figlio prediletto. Questo, però, non perché ero il figlio più bello o più obbediente, ma solo perché ero il figlio della vecchiaia. Durante il mio cammino di fede spesso mi sono sentito un figlio prediletto di Dio, nonostante le mie infedeltà alla sua divina Parola e i miei peccati. Mi è sembrato di sentire spesso dentro di me una voce che mi diceva: “Nonostante tutto, tu sei un mio figlio prediletto che amo tanto”. Certo, il Signore moltissime volte non si è compiaciuto di me, ma mi ha fatto sempre sentire, o meglio, mi ha sempre perseguitato con il suo amore. Ecco perché esulto nel Signore e per tutta l’eternità lodo e benedico la sua misericordia. Nella vita del re e profeta Davide ci vedo un po’ di padre Lorenzo. Davide, grande peccatore, ma anche grande amante di Dio. Si, è vero, al Signore interessa più l’amore che gli diamo in umile adorazione che i nostri peccati. È come se il Signore ci dicesse: “Un solo atto di amore che mi fai cancella dalla mia memoria tutte le offese che mi hai fatto”. Quando qualcuno mi confessa di essere un figlio prediletto di Dio, ti posso assicurare che ciò non mi rende invidioso. Sai perché? Perché ognuno di noi è prezioso e unico nel cuore di Dio. Non bisogna lottare per essere primi nel cuore del Padre celeste. Per conquistare il cuore del padre terreno bisogna dimostrargli molto amore, ma per conquistare il cuore del Padre celeste bisogna accogliere il suo amore. Più credi nel suo amore per te, più ti senti un suo figlio prediletto. Se non c’è ancora questa consapevolezza nella tua mente e nel tuo cuore significa che non stai facendo un cammino di fede per vivere misticamente il Battesimo che hai ricevuto da piccolo. Amen. Allegria.