Il saluto dei cristiani non è Buon giorno o Buona sera, ma: Pace a te! Qual è stata la prima cosa che Gesù ha detto ai suoi discepoli quando è entrato, a porte chiuse, nel cenacolo? “Pace a voi!” La pace viene da Dio. Chi vive con Dio porta la pace. Se tu, incontrando un fratello o entrando in una casa, dici dal profondo del cuore: Pace a te!, cosa gli auguri? Un bene sommo. La pace cristiana è un dono che contiene riconciliazione con Dio, con te stesso, con il prossimo e con il creato. La pace cristiana contiene anche la prosperità materiale.
Il buon giorno del pagano augura il benessere fisico, materiale e tutto ciò che appartiene a questo mondo. Noi invece auguriamo all’altro tutto ciò che appartiene a Dio. DIO È TUTTO!
Il mondo cristiano, lungo i secoli, aveva dimenticato il saluto di Gesù Cristo. È stato grazie a San Francesco che, con il suo saluto PACE E BENE, fu introdotto di nuovo nelle relazioni i umane. Devo dire che il saluto Pace a te o a voi comunica un grande spirito di gioia e fa sussultare di gioia la persona che lo ascolta e lo riceve con fede.
Ogni volta che entro in una casa e dico: pace a voi, i presenti gioiscono dicendo: Che bel saluto, padre Lorenzo! Certo, non tutti sono pronti ad accogliere la pace di Dio. Ma ciò non deve scoraggiarci. Se la pace di Dio viene accolta, rimane con loro, altrimenti ritorna a noi.
Al saluto della giovane Maria, Elisabetta, il bambino che portava nel grembo e tutta la casa furono riempiti di Spirito Santo. Cominciamo allora a cristianizzare il nostro saluto sin da questo giorno. Il giorno sarà più bello. Per noi è per chi lo riceve. Pace a tutti voi, cari amici lettori de IL GRANELLINO. Amen. Alleluia. (P. Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti)