Quando mi chiedono: “Qual è il primo comandamento, p. Lorenzo?”. Rispondo senza indugio: “Ascolta, fratello!”. Ascoltare è un atto d’amore. Purtroppo, oggi si chiacchiera molto. In un salotto dove c’è un gruppo di persone tutti parlano simultaneamente e nessuno ascolta. Il cristiano è l’uomo dell’ascolto. Mettersi in ascolto di chi parla esige umiltà. Chi dobbiamo ascoltare prima di tutto? Dobbiamo ascoltare Dio. Ecco l’uomo biblico, presentandosi davanti al Signore, dice: “Parlami, Signore, perché il tuo servo ti ascolta!”. Il servo biblico deve conoscere qual è la volontà del suo Signore per compierla integralmente ed essere così gradito a Dio. Il servo biblico parla poco, anzi pochissimo con Dio. Per l’uomo biblico pregare non è chiacchierare con Dio ma è stare in silenzio per ascoltare quello che Dio dice. Dio parla solo a chi vive di silenzio. Perciò la preghiera non dev’essere verbosa. Cosa mi dice il Signore quando mi metto in silenzio davanti a Lui? Poche parole, ma forti e tuonanti: “Ama, ama, ama”. Si, la mia e la tua vocazione nella Chiesa è amare. Ma chi amare per primo. Colui che ci ha amato per primo, nonostante la nostra ingratitudine e la nostra ribellione alla sua divina volontà. Amare Dio dev’essere il mio e il tuo impegno primario. Che significa amare Dio? Anzitutto accogliere il suo amore. Dio si compiace di chi si fa amare da Lui. Se vuoi sapere se ami Dio vedi se ami il tuo prossimo. Come Dio ti dona tutto gratuitamente così devi fare anche tu con il prossimo. Come Dio ti perdona sempre quando ritorni a Lui dopo aver rotto l’alleanza d’amore con Lui così devi fare anche tu con il prossimo. Come Dio ha misericordia di te nelle tue necessità così devi fare anche tu con il prossimo. Se farai questo vivrai d’amore, cioè di Dio. Amen. Amen. (P. Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti)
