IL GRANELLINO Lc 5,17-26
C’è una paralisi fisica che, se accettata con mitezza e umiltà, ti può portare davanti a Gesù per contemplarlo eternamente. La settimana scorsa sono stato in un monastero di suore a pregare e a predicare. Ogni mattina, dopo aver distribuito la Comunione alle suore che erano presenti alla celebrazione Eucaristica, con il calice del Sangue di Gesù Cristo mi recavo nell’infermeria del monastero per dare un cucchiaino di Sangue a una suora da due anni immobile nel letto. Da due anni sempre nella stessa posizione e si nutre solo attraverso la flebo. Ebbene, ogni mattina mi trovavo davanti a Gesù trasfigurato sul monte Tabor. Che bel volto ha questa figlia di Dio! Che sorriso celestiale sulle sue labbra! Non parla, ma il suo sguardo mi parlava e mi diceva: “Dio mi ama e ama anche te!”. Ogni mattina provavo una grande commozione nel vederla. Mentre scrivo, il suo volto glorioso è davanti a me. Le sue consorelle mi hanno detto che lei si è offerta vittima al Signore per la santificazione di tutti i sacerdoti. Il suo amore oblativo e redentivo certamente santificherà molti sacerdoti. La sua paralisi mi spinge a una conversione più seria e radicale della mia vita sacerdotale. C’è poi una paralisi spirituale dell’anima. Se non hai voglia di pregare, sei paralizzato. Se non hai voglia di ascoltare la parola di Dio, sei paralizzato. Se non vuoi perdonare chi ti ha offeso sei paralizzato. Se ti sei chiuso nel tuo mutismo, sei paralizzato. Se non vuoi uscire dal tuo vizio, sei paralizzato. Se non intendi e vuoi confessare i tuoi peccati, sei paralizzato. Questa paralisi ti può portare nel fuoco dell’inferno ed essere bruciato come paglia. Non lo dico io, ma il Signore. Perciò, in questo tempo di Avvento, non esitare a inginocchiarti davanti a un sacerdote per confessare i tuoi peccati. Sarà dolce per te sentire la voce del sacerdote che ti dice: “Alzati e cammina! I tuoi peccati sono perdonati!”. Caro lettore o lettrice, se nella tua famiglia c’è un paralitico spirituale, con la tua preghiera e il tuo digiuno portalo davanti al Signore perché durante questo Avvento il paralitico si decida di lasciare il letto del suo peccato. Sono certo che il Signore ascolterà il tuo grido. Amen. Alleluia. (P. Lorenzo Montecalvo dei vocazionisti)