GRANELLINO (Gv 1,43-51)
Da Nazareth può venire qualcosa di buono?”, disse Natanaele a Filippo. Leggendo la vita dei santi, scopro che la maggior parte di essi provengono da paesi piccoli e sconosciuti e da famiglie socialmente ed economicamente umili e povere. Per esempio, il Papa buono, Giovanni XXIII, veniva da una famiglia povera e da Sotto il Monte, un paesino in provincia di Bergamo. È stato lui a cambiare il volto di una Chiesa piena di rughe che ormai non veniva più seguita e ascoltata. Grazie alla sua breve e santa presenza nella Chiesa, c’è stato un grande rinnovamento nella vita pastorale e liturgica nel mondo ecclesiale. Per molti anni sono stato parroco di due comunità parrocchiali in una zona residenziale di Napoli e, con tutta sincerità, devo dire che chi mi è stato più di aiuto nell’evangelizzazione sono stati per lo più fratelli e sorelle che provenivano da ceti sociali culturalmente ed economicamente più umili. Non avevano titoli nobiliari e non erano professori rinomati. Quando Dio vuole manifestare la sua onnipotenza d’amore non sceglie i grandi e i potenti di questo mondo, ma quelli che i potenti e grandi di questo mondo tengono in poca o per niente in considerazione. Lo stesso Gesù scelse i suoi discepoli non tra i sacerdoti e dottori della legge, ma tra gente comune che avevano un cuore umile e plasmabile. Una cosa è certa: molti sacerdoti, chiamati dal Signore ad essere ministri della sua Parola e dell’Eucarestia. provengono da piccoli paesi e da famiglie senza pretese culturali ed economiche. Ecco perché sono guai per quei sacerdoti che, essendo stimati altamente nel governo della Chiesa, dimenticano la loro umile provenienza pavoneggiandosi per essere arrivati in alto sulla scala gerarchica della Chiesa. Fratello, quando ti presenti alla società non presentarti con il biglietto da visita, ma con la consapevolezza di essere figlio di Dio. E vedrai che Dio farà grandi cose in te. Amen. Alleluia.