
Vogliamo ricevere gloria gli uni dagli altri. Ecco perché come predicatore della parola di Dio, dopo aver predicato, ho la tentazione di chiedere a qualuno: “Amico, come ho predicato?”. Ovviamente mi aspetto una risposta elogiativa. Non ti nascondo che qualche volta cado in tentazione. Se l’amico è un bravo scrittore, come ringraziamento al suo elogio gli dico subito: “Anche tu sei bravo!”. Bene, il Signore mi fa sempre più capire che il santo è colui che non cerca gloria dagli altri. Certo, il Signore può donarci doni naturali e soprannaturali senza misura, ma chi deve fare pubblicità ai nostri carismi è lo Spirito Santo. È Lui che, al momento giusto, fa conoscere i carismi che ci ha donato gratuitamente. Il santo non si mette in mostra. E si astiene dal chiedere agli altri di aiutarlo a salire sul palcoscenico della vita per essere applaudito. Il santo cerca il nascondimento e fugge dalle folle che lo vogliono fare re. Quello che accade ai santi è che più si nascondono più il Signore li rivela al mondo come e quando vuole Lui. Il santo non riceve gloria dall’uomo, ma da Dio. La Chiesa era gremita. C’erano frati francescani e domenicani. Al momento dell’omelia venne meno il predicatore. Tra i frati c’era anche Sant’Antonio di Padova. Non era ancora conosciuto come grande predicatore e taumaturgico. Lo sguardo dei frati si posò su Antonio e gli chiesero di fare l’omelia. Lui accettò. La sua omelia fu un trionfo soprannaturale. Il Signore svelò la sapienza, l’intelligenza e la forza dello Spirito Santo di cui era impregnato Antonio di Padova. Chi si vuole mettere sul moggio da solo per farsi ammirare non passerà molto tempo che si spegnerà come una candela e intorno a lui ci sarà buio e solitudine. Amen. Amen. (P. Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti)
PS. GRAZIE DI CUORE ALLA COMUNITÀ DI SANTA LUCIA IN MONTESCAGLIOSO (MATERA) PER AVER ACCOLTO LA PAROLA DI DIO CON FEDE.