Giovedì 17 settembre 2020, XXIV Settimana Tempo Ordinario

vangelo x

Fonte dell’articolo silvestrini.org

È bella e coinvolgente l’immagine che ci viene offerta dal Vangelo di oggi: una donna peccatrice è prostrata ai piedi di Gesù. Ha cosparso di prezioso unguento i piedi di Gesù e, come un’umile schiava, prostrata dinanzi al suo Signore, li copre di baci e li asciuga con i suoi lunghi capelli. Rivela quella donna peccatrice un amore davvero grande, è l’amore che ha sperimentato la gratuità del perdono, che gode di sentirsi interiormente rinnovata. Deve dire e ridire perciò al suo amato la propria gratitudine, sta cercando di ricambiare quanto ha ricevuto… Quei piedi che lei bacia ripetutamente si sono mossi verso di lei per farle gustare una gioia mai prima sperimentata. Ora è a mensa con Lui, è diventata commensale e familiare di Cristo; tocca e unge quel corpo che sarà martirizzato sulla croce perché il perdono, di cui lei beata già gode, diventi un dono per tutti. Come suonano stridenti le meschine considerazioni del fariseo, ancora legato al suo sterile legalismo. Chi non è capace di amore non sa comprendere chi esprime amore anche nel modo più candido. La grettezza crea i sepolcri dell’amore e ammanta di ipocrisia. Siamo capaci di condividere i sentimenti della peccatrice se anche noi, dopo una bella confessione, abbiamo sperimentato la gioia del perdono, il gaudio per una vita rinnovata e la nostra rinascita in Cristo. Che differenza tra il ritualismo tutto esteriore e sterile di Simone e la testimonianza accorata della donna che si sente amata e perdonata! Lei sperimenta finalmente la libertà di amare, la gioia di amare, la freschezza di sentire l’animo sgombro dal male. Il suo debito è stato completamente condonato e lei sa che «Le sono perdonati i suoi molti peccati, poiché ha molto amato». Si sente salvata e redenta completamente dal suo male, che per tanto tempo l’ha pervasa nell’anima e nel corpo, sente già quella pace profonda che tra breve lo stesso Gesù gli annunzierà: «Ti sono perdonati i tuoi peccati» e «La tua fede ti ha salvata; va’ in pace!». È una delle formule con cui il sacerdote confessore conclude il rito della confessione: ripete ad ogni pentito lo stesso augurio di salvezza e di pace.

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Informazioni su Luciano Del Fico 18018 Articoli
A partire da marzo 2013 un vero e proprio cambiamento comincia nella sua vita, da quel momento comincia per lui una vera conversione. Per ringraziare Gesù dei doni ricevuti, si occupa del sito web della sua parrocchia, poi crea un ebook di preghiere e novene che trovate su Amazon, infine crea Lodeate.it per diffondere la Parola di Gesù!