Mons. Luigi Oropallo è parroco presso la Basilica di S. Maria all’Impruneta (Impruneta), ogni mercoledì mattina la scena è sempre la stessa, persone in auto ad attendere il turno dall’alba per essere benedetti e liberati, sì perchè don Luigi Oropallo, è uno dei tre esorcisti ufficiali della Diocesi, nominati dal vescovo per cacciare il diavolo da chi viene effettivamente riconosciuto come «posseduto». Maggiori informazioni sulle benedizioni di don Luigi Oropallo sono disponibili sul sito della Basilica di S. Maria all’Impruneta.
I pellegrini sono talmente tanti che don Oropallo ha dovuto mettere i numeri con tessere numerate, bianco a chi vede per la prima volta, azzurro a chi ha già visto e fa tornare, rosso a chi decide di «prendere in carico», cioè i più gravi. Frai quali anche qualcuno da «esorcizzare». Un fenomeno in crescita, quello delle vere o presunte «possessioni», che si confonde con il mare magnum dei disagi del vivere, «trattati» forse in modo improprio dal prete di Valdorme di Pozzale, vicino a Empoli.
Per la presa in carico dei presunti indemoniati, infatti, esiste un preciso percorso, indicato dalla Diocesi, con tanto di «ascolto previo», affidato ad alcuni sacerdoti autorizzati, cui segue l’ eventuale invio all’ esorcista vero e proprio (ci sono anche don Cristian Meriggi, di Certaldo, e don Renzo Ventisette, di Lastra a Signa). «Ma su cento persone» dice don Ventisette, «solo un 2-3% si può dire che ne abbia bisogno».
La stragrande maggioranza «è di casi umani, magari gravi, ma a cui serve ascolto e accoglienza fraterna». Molti i giovani, venti-trentenni, e la gente di mezza età, di ogni estrazione sociale, «che arrivano già convinti: lei mi deve benedire, dicono», raccontando magari di «malocchi e persecuzioni», ma rivelando soprattutto «un bisogno di sacro». Il vero indemoniato, in realtà, al sacro mostra di solito una avversione violenta.
E però, dice Ventisette, «non sempre». L’ esorcista, insomma, in un questo campo che sconfina con quello ben più vasto dell’ insicurezza personale e sociale deve «avere occhio», per non credere di dover cacciare Satana da chi ha solo bisogno di uno psicologo, o di sostegno spirituale. Perché una cosa è certa: «Più diminuisce la fede, più aumenta la superstizione». Conferma padre Sandro Celli dei Frati Minori, che segue l’istruttoria pre-esorcismo: «Nella grande maggioranza arrivano persone incapaci di affrontare i loro problemi, o con disturbi psichici, che non hanno trovato altri riferimenti». Gente che «ha bisogno di aiuto per reimpararea pregare, se credente, o di puro conforto umano».
Fonte: ricerca:repubblica.it