Fonte dell’articolo mauroleonardi.it
In quel tempo, Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: «Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli. Si rivolse al primo e disse: “Figlio, oggi va’ a lavorare nella vigna”. Ed egli rispose: “Non ne ho voglia”. Ma poi si pentì e vi andò. Si rivolse al secondo e disse lo stesso. Ed egli rispose: “Sì, signore”. Ma non vi andò. Chi dei due ha compiuto la volontà del padre?». Risposero: «Il primo». E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: i pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio. Giovanni infatti venne a voi sulla via della giustizia, e non gli avete creduto; i pubblicani e le prostitute invece gli hanno creduto. Voi, al contrario, avete visto queste cose, ma poi non vi siete nemmeno pentiti così da credergli».
“Non ne ho voglia”.
Amore mio, a volte il mio cuore rimane fermo.
Ti seguo con la testa.
Capisco quello che mi chiedi.
So dove dovrei andare.
Ma non ne ho voglia.
Poi tu vai via, smetti di parlare, non ti sento più.
E il cuore si spaventa.
E il cuore si riempie di desiderio di te, della tua casa, della tua vigna.
E allora il cuore si gira, si pente e mi porta.
Mi porta da te.
Pubblicani e prostitute.
Non c’è nulla di giusto in loro.
Nulla in quello che pensano.
Nulla in quello che fanno.
Eppure la vigna è per loro, il regno è loro.
Non perché sanno. E infatti non sanno.
Ma perché hanno visto.
Ma perché hanno creduto.
E si sono pentiti.
Si sono girati.
Verso il tuo regno.
Sono già là e ci aspettano.
Dammi il cuore di una prostituta di un pubblicano.