RIT. DIO MIO, DIO MIO,
PERCHÉ MI HAI ABBANDONATO?
“Tu sei lontano dalla mia salvezza!”,
sono le parole del mio lamento.
Dio mio, invoco di giorno e non rispondi,
grido di notte e non trovo riposo.
RIT.
tu, lode di Israele.
In te hanno sperato i nostri padri,
hanno sperato e tu li hai liberati.
RIT.A te gridarono e furono salvati,
sperando in te non rimasero delusi.
Ma io sono un verme, non uomo;
infamia degli uomini, rifiuto del mio popolo.
RIT.Mi scherniscono quelli che mi vedono,
storcono le labbra, scuotono il capo:
“Si è affidato al Signore, lui lo scampi,
lo liberi, se è suo amico”.
RIT.
Sei tu che mi hai tratto dal grembo,
mi hai fatto riposare sul petto di mia madre.
Al mio nascere tu mi hai raccolto,
dal grembo di mia madre sei tu il mio Dio.
RIT.
Sublime. Come tutte le composizioni di Mons. Frisina. Grazie per averlo pubblicato 🙂
Il canto è come pregare due volte 🙂