Fonte dell’articolo Amici Domenicani – Autore Padre Angelo Bellon op.
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Quesito
Caro Padre Angelo,
la saluto in Cristo Gesù.
Ho un assillo, se così si può chiamare. Riguarda la reincarnazione.
Io non credo nella reincarnazione. Credo invece molto nel Purgatorio.
Credo che le due cose siano inconciliabili.
Mi potrebbe cortesemente dare una delucidazione maggiore?
La ringrazio se sarà così cortese da rispondermi. Per me è molto importante.
Grazie e che Dio gliene renda merito.
Risposta del sacerdote
Carissima,
1. sì, reincarnazione e Purgatorio sono inconciliabili per diversi motivi.
Lo sono, anzitutto, perché nella reincarnazione la purificazione si fa di qua, nella vita terrena e corporale.
Nel Purgatorio la purificazione è aldilà della vita presente e tocca soltanto l’anima.
2. Sono inconciliabili perché la reincarnazione è ciclica e può andare all’infinito.
Il Purgatorio no. Ha la sua scadenza. E presuppone che si muoia una volta sola.
3. Sono inconciliabili nella loro stessa costituzione.
La reincarnazione prescinde del tutto dalla condizione essenziale per la salvezza portata da Cristo: lo stato di grazia.
Il Purgatorio invece lo compiono solo coloro che al momento della morte sono in grazia di Dio.
4. Sono inconciliabili per il loro obiettivo: la reincarnazione non si propone un obiettivo di ordine soprannaturale. Tra l’altro non si sa con precisione in che cosa consista l’obiettivo al quale dovrebbe condurre.
Il Purgatorio ha un obiettivo di ordine soprannaturale: la visione beatifica di Dio e la comunione dei Santi.
Per questo il Purgatorio è un crescendo di gioia per la comunione imminente con Dio e con gli abitanti del Paradiso.
5. La reincarnazione svilisce la responsabilità delle proprie azioni perché l’obiettivo è assicurato per tutti. Magari ci si reincarnerà per una serie infinita di volte ma in ogni caso non si va all’inferno.
Mentre chi crede nel Purgatorio sa che se muore in peccato mortale va all’inferno e lì ci sta eternamente.
6. Inoltre nella reincarnazione, che tutto sommato rimane una pena per colpe commesse in altre vite (e chissà quante volte!), non si sa chi la stabilisca e per quanto la stabilisca.
Il Purgatorio è uno degli esiti del nostro comparire davanti al tribunale di Cristo.
7. La reincarnazione non è attestata da nessuno che in maniera chiara e inequivoca dica quante volte ci si è reincarnati e conosca per filo e per segno tutti gli eventi delle sue vite precedenti e quali siano i mali che si deve purificare.
Il Purgatorio invece – come le altre realtà del Paradiso e dell’inferno – è attestato dalla Divina Rivelazione, comprovata da miracoli e segni. Lì ognuno sa che cosa ha fatto di bene e di male e che cosa debba espiare e purificare.
8. Nella reincarnazione ognuno è solo nella propria purificazione.
Nel Purgatorio invece si viene aiutati dalla comunione dei santi, che cooperano nel rendersi candidi nel sangue dell’Agnello.
9. La reincarnazione fa vedere la vita presente come un luogo di pena, come un carcere dal quale ci si deve liberare.
Chi crede nel Purgatorio non considera la vita presenta come un luogo di pena, ma come una grazia, come uno stato di vita in cui ogni persona è chiamata a realizzarsi perfettamente in tutte le proprie capacità naturali e soprannaturali e così preparare grande il proprio futuro eterno.
Con l’augurio di vivere sempre più nella vita di grazia e nella gioia portata da Cristo, ti benedico e ti ricordo nella preghiera.
Padre Angelo