Cosa ne pensa di una filosofia di vita che considera la Santità una me…

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Fonte dell’articolo Amici Domenicani – Autore Padre Angelo Bellon op.

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Quesito

Carissimo Padre Angelo,
Cosa ne pensa di una filosofia di vita che considera la Santità una meta da raggiungere ma ne lascia il compimento alla terza età?
Grazie per il suo tempo e la sua intelligenza.
Nicola


Risposta del sacerdote

Caro Nicola,
1. non so se l’ipotesi che tu proponi possa essere considerata una filosofia di vita.
Etimologicamente filosofia significa essere amici della sapienza.
In questa proposta manca del tutto la sapienza.
Manca essenzialmente per tre motivi.

2. Il primo è dato dal fatto che non si è certi di giungere alla terza età. Per quanto possa essere accurata la gestione della nostra vita, tuttavia, non siamo immuni da incidenti provenienti dalla natura e dall’imprudenza altrui.
Gesù a varie riprese dice che la morte sopraggiunge come un ladro, quando uno meno se l’aspetta.
E a proposito di un tale che pensava di essersi sistemate per molti anni e che diceva tra sé e sé: “Anima mia, hai a disposizione molti beni, per molti anni; ripòsati, mangia, bevi e divèrtiti!»” (Lc 12,19 il Vangelo dice che “Dio gli disse: «Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita. E quello che hai preparato, di chi sarà?». Così è di chi accumula tesori per sé e non si arricchisce presso Dio»” (Lc 12,20-21).

3. Il secondo motivo è dato dal fatto che siamo chiamati a fruttificare i talenti in ogni stagione della nostra vita. Il talento della grazia, che è il bene più grande che ci è stato affidato, ed è più prezioso della nostra stessa vita, va trafficato giorno dopo giorno. 
È tutto a nostro danno non farlo fruttificare, come se non l’avessimo ricevuto
La santità non è un opzional, ma il dovere principale della nostra vita: “Questa è la volontà di Dio, la vostra santificazione” (1 Ts 4,3). Tutto ci viene dato al fine di ingrandire davanti a Dio. Che dispiacere al termine della nostra vita aver sprecato tanto tempo e tante energie.

3. Il terzo motivo: le buone disposizioni non si improvvisano. Se non ci si educa per tutta la vita a tenere lo sguardo fisso sull’obiettivo da raggiungere, si finisce per non pensarci più.
I peccati ci danneggiano enormemente sotto il profilo morale perché accecano e infine conducono a pensare che sia vero solo ciò che si tocca con i nostri sensi e non ciò che li trascende. 
La Sacra Scrittura dice: “Hanno pensato così, ma si sono sbagliati; la loro malizia li ha accecati” (Sam 2,21).
E ancora: “Vi dico dunque e vi scongiuro nel Signore: non comportatevi più come i pagani con i loro vani pensieri, accecati nella loro mente, estranei alla vita di Dio a causa dell’ignoranza che è in loro e della durezza del loro cuore.
Così, diventati insensibili, si sono abbandonati alla dissolutezza e, insaziabili, commettono ogni sorta di impurità” (Ef 4,17-19).

5. Piuttosto di confidare nella nostra sapienza conviene mettere in pratica ciò che ha detto il Signore: “Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo.
Chi è dunque il servo fidato e prudente, che il padrone ha messo a capo dei suoi domestici per dare loro il cibo a tempo debito? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà ad agire così! Davvero io vi dico: lo metterà a capo di tutti i suoi beni” (Lc 24,42-47).
È davvero lusinghiera questa promessa.

6. Che non capiti che si avveri ciò da cui il Signore ci ha messo in guardia: “Ma se quel servo malvagio dicesse in cuor suo: «Il mio padrone tarda», e cominciasse a percuotere i suoi compagni e a mangiare e a bere con gli ubriaconi, il padrone di quel servo arriverà un giorno in cui non se l’aspetta e a un’ora che non sa, lo punirà severamente e gli infliggerà la sorte che meritano gli ipocriti: là sarà pianto e stridore di denti” (Lc 24,48-51).

Con l’augurio che il Signore ci trovi sempre pieno di sapienza evangelica, ti benedico e ti ricordo nella preghiera.
Padre Angelo

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P.Angelo Bellon op, docente di teologia morale.