“Conosco i quattro Vangeli a memoria – prosegue Celentano – li avrò letti almeno quattrocento volte e ogni volta che arrivo al punto in cui Lui viene schiaffeggiato e sputato in faccia, mi rattristo fortemente e allora vado indietro. Rileggo quelle righe, sperando di trovare parole di vendetta che Lui non ha. Ma ti svelo un piccolo segreto: forse l’avrò letto anche cinquecento di volte, eppure la sera quando già sono sotto le coperte, se non leggo un passo del Vangelo non mi addormento felice. E’ questa l’idea di cui ti parlavo”.
“Caro Fabrizio – aggiunge Celentano – la tua sofferenza è grande lo so, ma è proprio da questa sofferenza che devi risorgere. I giudici hanno fatto quello che la legge gli impone e tu devi accettarlo. Però non puoi vincere se non apri il tuo cuore al nuovo Fabrizio, quel Fabrizio che stupirà tutti, capace di accettare anche la durezza di chi, in questo momento, non vuole essere tenero. E io me lo sento che lo farai come quel giorno in cui hai portato due ragazzi in comunità salvandoli. Ecco il bravo ragazzo che hai detto di essere. Io ci credo che tu lo sia. Forse perché da qualche parte nel tuo corpo vedo stampata la Sua figura. Anche Lui è stato giudicato, ma a differenza di te, ingiustamente, troppo ingiustamente. Perché quelli non erano giudici, ma una manica di assassini assetati di sangue”.
Sono queste le parole di Adriano Celentano dedicate in in videopost su Instagram a Fabrizio Corona, eppure tante volte mi sento quel Fabrizio che ha bisogno di conversione, di fare l’unica scelta possibile e durevole, quella di amare Gesù evitando il peccato. Quindi quel Caro Fabrizio è un caro Luciano, o un caro Antonio o un caro chiunque, un umanità che deve comprendere che l’unico uomo degno di seguito è Gesù. Caro Adriano il tuo video mi ha veramente commosso, ti ringrazio con tutto il mio cuore per il profondo messaggio che è entrato nel mio cuore. Dio ti benedica per la tua grande opera di evangelizzazione.