Blog – Santi Innocenti, la paura che il potere ha dell’amore

La memoria liturgica dei santi Innocenti, attestata già nella prima metà del secolo V, commemora l’episodio narrato dal vangelo di Matteo in cui Erode, in preda alla paura che il potere ha dell’amore, ordinò di uccidere tutti i bambini al di sotto dei due anni.

Il potere di ogni epoca si oppone sempre in un modo o nell’ altro a Gesù ed ai suoi amici e il modo più sottile è far diventare, in un modo o in un altro, il cristianesimo religione di Stato. Chi si oppone alla modernità spesso non riesce a distinguere il grano dal loglio: in concreto spesso non sottolinea tutto il bene che c’è nel dare il giusto valore alla libertà e alla laicità. Queste novità prettamente moderne, comportando il ridimensionamento del potere religioso, ovvero la fine dell’alleanza tra tono e altare e della valenza moralista del cristianesimo, pongono le migliori premesse per un’autentica evangelizzazione.

Proprio quando si festeggiano 1700 anni della basilica lateranense, che fu inaugurata da Papa Silvestro alla presenza dell’imperatore Costantino nel 324, vale la pena riflettere su come la nostalgia di un certo cesaro-papismo sia il modo più sottile per opporsi a Gesù. Ridurre il vangelo a un sistema di valori morali che garantisca ordine e coesione sociale oggi come oggi è non solo un’operazione impossibile ma anche cristianamente sfortunata