Fonte dell’articolo Amici Domenicani – Autore Padre Angelo Bellon op.
Questo articolo è disponibile anche in:
Italiano
Quesito
Caro Padre Angelo,
quest’anno in febbraio è nato il mio secondo figlio; alla nascita sono scaturiti però dei problemi che all’inizio hanno ipotizzato a portare anche ad una possibile morte del bambino; ho pregato intensamente come non mai e dopo pochi giorni la situazione si è risolta felicemente, con un bimbo bello e sano (poi probabilmente la situazione era meno grave del previsto); poi i fatti della vita hanno portato me e mia moglie a parlare di battesimo ma senza stabilire una data, distratti da tutta una serie di altri problemi che ci sono capitati addosso…io avrei voluto farlo quanto prima lei opta per il prossimo anno “la primavera è un periodo più consono, il bimbo è più grande”.
Succede poi che un paio di settimane fa il bimbo di un conoscente viene a mancare tragicamente, in maniera assurda ed in me si aprono le medesime terribili angosce del mese di febbraio.. e se succedesse qualcosa a Ludovico? Non è battezzato! Mia moglie è ferma nella sua decisione di battezzarlo, sì, ma la prossima primavera…
Ecco così che preso dall’angoscia del momento, ma con il vero desiderio di non precludere la salvezza al piccolo (la mia fede è debole ma alla salvezza credo fermamente) gli impartisco il segno battesimale, gli bagno la testa, pensando ad una sorta di pre-sacramento da formalizzare poi…
Ora sono tormentato, per quel gesto sinceramente fatto per amore del bambino, per fede, ma non so, non ricordo se nel corretto modo, con la dovuta formula, non veramente in caso di necessità ma solamente per angoscia. Cosa posso fare?
Ho letto del battesimo sotto condizione… ma sono confuso.
La prego di pregare per la mia famiglia e per me, sono un vero pasticcione
grazie
Risposta del sacerdote
Carissimo,
1.come prima cosa mi compiaccio per il tuo secondogenito. Il santo Papa Giovanni Paolo II diceva che i bambini sono il sorriso di Dio donato al mondo.
Ludovico è un sorriso permanente per ognuno di voi.
2. Vengo adesso al problema.
Il Codice di diritto canonico, vale a dire la legge della Chiesa, prescrive:
“Can. 867 – § 1. I genitori sono tenuti all’obbligo di provvedere che i bambini siano battezzati entro le prime settimane; al più presto dopo la nascita, anzi prima di essa, si rechino dal parroco per chiedere il sacramento per il figlio e vi si preparino debitamente”.
3. Come vedi, sotto questo aspetto siete già fuori regola perché le prime settimane sono passate da tempo.
Sono passati diversi mesi e se ne attendono ancora molti altri.
4. Ma perché la Chiesa sente l’urgenza che i bambini vengano battezzati al più presto?
C’è senza dubbio anche la preoccupazione di evitare che i bambini muoiano senza battesimo.
La Chiesa infatti è certa della salvezza eterna dei bambini se sono battezzati.
Se non sono battezzati, spera e confida nelle vie straordinarie della grazia. Ma non ha la certezza come nel battesimo.
Il sacramento infatti conferisce infallibilmente la grazia (esprime il suo effetto ex opere operato) e vi aggiunge anche la grazia sacramentale.
4. Ma ci sono anche altri motivi.
Il primo è costituito dal fatto che il bambino battezzato possiede Dio nel suo cuore attraverso la grazia.
Ora Dio lavora segretamente attraverso la grazia.
Sant’Agostino che non era stato battezzato da piccolo e che poi ha avuto diversi deviamenti morali e intellettuali, ha rimpianto questo fatto.
Era convinto che il Signore avrebbe operato in lui.
5. Ma c’è anche un altro motivo ben importante: il peccato originale e il peccato mortale mettono una persona sotto l’influsso del demonio.
Il battesimo attraverso il rito dell’esorcismo sottrae da questo malefico influsso e trasferisce nel regno di Dio.
È una liberazione importantissima.
Per questo i genitori sentono che il loro bambino una volta battezzato è più protetto.
La grazia di Dio che inonda l’anima di un neobattezzato è come una siepe che impedisce alle forze del male di raggiungerlo.
L’ha detto Satana stesso rimproverando a Dio di aver messo attorno a Giobbe una siepe, così che lui non poteva colpirlo (cfr. Gb 1,10).
6. Non mettere in atto quanto hai pensato di fare. Sarebbe una simulazione del sacramento.
Piuttosto prega per lui. Prega la Beata Vergine e il suo Angelo custode perché smuovano tua moglie da un puntiglio che non ha senso.
7. Pertanto, proprio per il bene che volete a Ludovico, battezzatelo quam primum, al più presto.
Una volta, quando la mortalità infantile era alta, era obbligatorio battezzarlo entro gli otto giorni.
Oggi la Chiesa dice entro le prime settimane perché anche la mamma possa essere presente.
Pertanto mettete attorno al vostro bambino questa siepe. Gli fate un grande atto di carità. Il Signore vi ricompenserà.
Vi benedico e vi ricordo nella preghiera,
padre Angelo